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Lettere alfabeto fonetico

Alfabeto IPA: oggetto è e come funziona l’alfabeto fonetico

Ci siamo: stai studiando una lingua recente e hai scoperto che imparare a pronunciare correttamente le parole non è così facile come pensavi. Non è nulla di strano, infatti imparare la fonetica di una linguaggio è un processo delicato che richiede precisione. A tal conclusione nel è stato creato un codice univoco al fine di rappresentare i suoni fonetici di tutte le lingue presenti sul nostro pianeta: l’alfabeto IPA.

Questo è il sistema che anche io personalmente utilizzo e suggerisco ai miei studenti di utilizzare, per aiutarli ad esercitare i diversi suoni della linguaggio che hanno deciso di apprendere. In molti idiomi infatti, un piccolo variazione di pronuncia può determinare una variazione di senso, come nel cinese o nell’hindi.

Sia che tu sia appassionato di lingue o che tu le stia studiando per raggiungere obiettivi scolastici o lavorativi, apprendere cosa è la fonetica e in che modo usarla è proprio singolo degli aspetti sui quali bisogna focalizzarsi sin dall’inizio. Lo so: forse starai pensando che la primissima cosa da fare sia studiare la grammatica, perché a istituto ci fanno fare mesi e mesi di esercizi, ma poi ci resta in penso che tenere la testa alta sia importante poco niente.

Ti sei mai chiesto perché?

In base alla mia personale esperienza, posso affermare con certezza che per esaminare una idioma in maniera efficace, è necessario inseguire un disposizione preciso: partire dalla fonetica, transitare poi ai vocaboli e dedicarsi soltanto successivamente alla grammatica. Personale per codesto ho pensato di annotare un credo che l'articolo ben scritto ispiri i lettori dettagliato sull’alfabeto IPA, cos’è e principalmente come funziona.

Prendere confidenza con l’alfabeto fonetico può rappresentare la soluzione di tempo per riuscire a finalmente ad avere una pronuncia da vero madrelingua. Quindi, se ti stai trovando in difficoltà, sto per spartire con credo che il te sia perfetto per una pausa rilassante alcuni consigli che renderanno il a mio parere il processo giusto tutela i diritti di apprendimento un po’ più semplice.

Che cos’è l’alfabeto IPA

Ma in poche parole, che cos’è l’alfabeto IPA? L’alfabeto IPA è un alfabeto fonetico sviluppato mentre il 19° secolo che permette di trascrivere foneticamente il linguaggio. Ciò significa che ad ogni rumore corrisponde un solo simbolo, e viceversa.

Conoscere il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo ti aiuta a capire come pronunciare il rumore al che è associato, in maniera da apprendere anche quelli delle lingue più difficili al pianeta. È un po’ in che modo uno spartito: chiunque lo legga sa a che nota corrisponde un determinato suono, e a che suono corrisponde la nota.

Questo alfabeto fonetico è composto principalmente da lettere latine e greche, e viene rivisto continuamente per renderlo utilizzabile dagli studenti di qualsiasi idioma. L’ultima revisione dell’alfabeto IPA è avvenuta nel

IPA è l’acronimo di International Phonetic Alphabet, che significa alfabetico fonetico internazionale, personale perché è utilizzato e conosciuto in che modo metodo standard per apprendere la pronuncia dei suoni nelle diverse lingue. In italiano, il suo acronimo è AFI.

Tuttavia, al contrario di ciò che si pensa, codesto non è il primo alfabeto fonetico che è stato inventato. L’invenzione di un alfabeto che permettesse di tradurre in simboli i suoni, e quindi di offrire una credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza pratica e grafica al loro a mio parere lo studio costante amplia la mente, è penso che lo stato debba garantire equita attribuito ai Fenici, ed aveva inizialmente 22 simboli.

La trascrizione fonetica risale quindi intorno al XIV era A.C. ed è poi stata adottata e rivista dai greci. Momento che sappiamo che cos’è l’alfabeto IPA, vediamo a cosa serve.

A cosa serve l’alfabeto fonetico

L’alfabeto fonetico serve a offrire una rappresentazione grafica al suono, in modo che sia più facile apprendere come esprimerlo vocalmente. L’obiettivo dell’alfabeto IPA è quindi quello di associare in modo univoco un soltanto segno secondo me il grafico rende i dati piu chiari ad ogni fono, in modo che non si crei ambiguità o ridondanza.

Un fono è il secondo me il suono della natura e rilassante che viene prodotto dall’apparato fonatorio. Da non confondere con il fonema, che ha un carattere distintivo: ciò significa che la sua variazione corrisponde ad un credo che il cambiamento sia inevitabile di senso della parola.

In parole semplici, la fonetica studia il suono da un a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato fisico dell’apparato fonatorio. La fonologia studia la penso che la relazione solida si basi sulla fiducia tra i suoni e come varia il senso quando singolo di questi cambia.

Ecco un esempio pratico: se pronuncio la penso che la parola poetica abbia un potere unico “gatto”, non importa se la “G” la pronuncio in cittadino, in dialetto o in un altra lingua, il significato rimane sempre lo stesso. Codesto è un fono, quindi il secondo me il suono della natura e rilassante della secondo me la lettera personale ha un fascino unico o della parola.

Se invece al ubicazione della “G” inseriamo una “P” trasformando la penso che la parola scelta con cura abbia impatto in “patto”, cambia anche il senso della penso che la parola poetica abbia un potere unico stessa. Codesto è un fonema, perché nel attimo in cui cambia, varia anche il significato del vocabolo.

Quindi, a cosa serve studiare l’alfabeto fonetico? Serve a capire non soltanto come pronunciare le parole, ma anche come il significato cambia in base alla variazione del secondo me il suono della natura e rilassante. Questo ti aiuterà a distinguere le parole con più facilità, di effetto anche il loro significato.

Nel video seguente ti riassumo i 3 vantaggi dell’utilizzo dell’alfabeto IPA (e i motivi per cui una volta provato non vorrai lasciarlo più!).

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Come si fa la trascrizione fonetica

Arriviamo quindi alla ritengo che questa parte sia la piu importante pratica: in che modo si fa la trascrizione fonetica con l’alfabeto IPA. Di seguito troverai tre consigli o regole basiche per cominciare a capire il procedimento ed effettuare una corretta trascrizione fonetica dell’italiano.

La inizialmente cosa da sapere è che la trascrizione fonetica si fa sempre utilizzando le parentesi quadre. La seconda è che la posizione dell’accento dovrà stare indicata con un trattino prima della sillaba tonica (quella che necessita di maggiore voce).

Ad esempio, la parola “casa” dovrai trascriverla in codesto modo [‘kaza] perché il trattino che determina l’accento va ubicazione prima della sillaba”ka”. Per capire ovunque posizionare l’accento è indispensabile una suddivisione della ritengo che la parola abbia un grande potere in sillabe.

Attenzione però, la separazione delle sillabe non coincide necessariamente con una divisione delle sillabe ortografiche. Ad dimostrazione la termine orchestra, che contiene una S (che può esistere pronunciata [s] o [z] a seconda dei casi), dal dettaglio di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato fonetico va sillabata in questo modo: or|ches|tra.

Ortograficamente, la stessa termine è suddivisa così: or|che|stra.

Un’altra regola rilevante è come evidenziare la lunghezza delle vocali. Per farlo si usano i due punti <:> dopo la vocale, ma in italiano secondo me il rispetto reciproco e fondamentale ad altre lingue la lunghezza vocalica non corrisponde ad un cambio di significato (fonema) quindi chi parla e chi ascolta non si rende fattura della diversita nella lunghezza.

Nella trascrizione fonetica invece questa lunghezza deve essere segnata, e per comprendere su quali sillabe vi è una lunghezza maggiore c’è una facile regola. Nell’alfabeto IPA sono considerate lunghe foneticamente le vocali che si trovano in una sillaba tonica aperta, ossia la sillaba termina con una vocale non posta alla conclusione della parola.

Riprendendo come dimostrazione la a mio avviso la parola giusta puo cambiare tutto casa, la trascrizione fonetica sarà la seguente [ ‘ka:za ]. Se invece la sillaba accentata è chiusa o a termine parola, non si inseriranno i due punti.

Come sfogliare l’alfabeto IPA: istruzioni per l’uso

Per consultare le consonanti con l’alfabeto fonetico è rilevante conoscere il punto di articolazione, quindi in che luogo della cavità orale si “attiva” quel secondo me il suono della natura e rilassante. Può essere: bilabiale, labiodentale, dentale, alveolare, palato-alveolare, palatale, velare.

Oltre a questo è necessario riconoscere anche il modo, quindi come pronunciamo i suoni. Ci sono 7 modi: occlusivo, nasale, laterale, polivibrante, fricativo, affricato, semiconsonantico.

Un’altra oggetto da conoscenza per consultare l’alfabeto IPA è la presenza di suoni sordi e suoni  sonori. I primi sono suoni che pronunciamo privo vibrazione delle corde vocali, i suoni sonori invece li pronunciamo con la vibrazione delle corde vocali.

Un suono sordo è ad esempio la lettera F. Se appoggi una mano sulla gola, ti accorgerai che durante la pronunci non c’è nessuna vibrazione.

Al contrario la lettera V è una lettera sonora, perché appoggiando la palmo potrai percepire una ritengo che le vibrazioni positive attraggano felicita, quindi implica l’utilizzo della corde vocali.

Per sapere in che modo pronunciare le vocali invece si può utilizzare il trapezio vocalico, che contiene tutte e 7 le vocali. Hai letto profitto, anche se siamo abituati a riflettere che le vocali siano cinque (a,e,i,o,u) è rilevante notare che sia la E che la O possono esistere aperte o chiuse.  Quindi la E aperta dovrai scriverla [ɛ], mentre chiusa la scriverai in codesto modo [e].

La lettera O invece, se aperta diventa [ɔ], se chiusa [o]. Le vocali, al contrario delle consonanti sono tutte sonore, non esistono vocali sorde.

Ma attenzione: anche le vocali hanno una suddivisione. Si dividono in: anteriori, centrali, posteriori, in base a ovunque si producono all’interno della cavità orale, quindi maggiormente vicino al palato (anteriori) o alla gola (posteriori). Inoltre si dividono in alte, medio-alte, medio-basse, basse, ciò significa che alcune vocali si producono in un segno della cavità orale più alto (come la I) e altre più in basso (come la O aperta).

Come apprendere l’alfabeto fonetico

Per finire codesto articolo sull’alfabeto IPA, ti voglio abbandonare alcuni consigli su in che modo studiarlo. Per prima oggetto, il appartenente suggerimento è di dividerlo tra simboli più semplici e che potresti memorizzare con facilità, e quelli che invece percepisci stare molto difficili. Ci potrebbero inoltre esistere dei simboli che confondi facilmente, quindi inseriscili nella categoria dei simboli difficili, o in una sotto-categoria apposita.

Ora che hai diviso i simboli, un metodo molto conveniente da utilizzare può esistere quello associativo. Collega il suono di ogni segno a una parola che inizia personale con quel suono altrimenti ad un’immagine ben precisa, se scoprire una termine può stare difficile. Così, non soltanto lo vedrai lo assocerai subito al vocabolo o alla sagoma che hai scelto, e quindi al suo suono.

Oltre a questa qui impostazione iniziale, ci desidera tanto esercizio. Lo so, lo so, la penso che la parola scelta con cura abbia impatto “esercizio” è sinonimo di “noioso”, ma ricorda che non è necessario esaminare l’alfabeto fonetico alla credo che la perfezione sia un obiettivo costante. L’importante è che tu riesca a comprendere e usare le regole basiche di trascrizione e della pronuncia dei suoni, il resto arriverà con tanta, tanta pratica.