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Reactine da sonnolenza

Reactine 6 compresse 5 mg + mg

Al termine di definire un'allergia possiamo parlarne in che modo una credo che la risposta sia chiara e precisa immunitaria anomala ed esagerata del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario causata dal relazione, dall'inalazione e/o dall'esposizione a sostanze estranee normalmente innocue, chiamate allergeni.
Con una determinata allergia e conseguentemente una reazione allergica si attivano prevalentemente dei tessuti quali:
  • le mucose nasali,
  • gli occhi,
  • i bronchi e
  • l'apparato cutaneo.
Questi tessuti vengono stimolati più delle loro normali funzioni e, in determinate condizioni esterne come la presenza di inquinanti, divengono ancora più sensibili al contatto con specifiche sostanze.

Come agiscono gli allergeni

Come detto in precedenza la causa primario di un'allergia è la risposta inappropriata del metodo immunitario nei confronti di una sostanza apparentemente innocua. Dopo l'esposizione all'allergene, il sistema immunitario reagisce inducendo un procedimento che vede la sua normale manifestazione presentando i tipici sintomi dell'allergia.
Gli allergeni possono essere:
  • Inalati respirando, come avviene per i pollini, i peli di animali, le muffe e gli acari della polvere;
  • Ingeriti, come accade con alimenti e farmaci.
Oltre a queste possibilità gli allergeni possono anche accedere in legame con il nostro organismo attraverso punture (come accade per vespe o api) o indurre un'allergia in che modo succede per metalli e cosmetici entrando a legame con la pelle e le mucose.
La reazione allergica può manifestarsi con diversi gradi di pericolosità:
  • una semplice orticaria
  • una patologia asmatica,
  • lo shock anafilattico (forma più grave) che può trasportare alla perdita di coscienza
 

I più comuni allergeni

I più comuni allergeni sono i pollini di piante erbacee ed alberi con la primario manifestazione nel periodo primaverile, in particolar modo quelli prodotti dalle graminacee, ulivo, faggio, betulla, nocciolo, cipresso, paretaria, artemisia, ambrosia e piantaggine.
Altri allergeni comuni sono:
  • acari della polvere;
  • particolari tipi di alimenti;
  • farmaci come ibuprofene, aspirina, alcuni antibiotici e i mezzi di contrasto diagnostici;
  • derivati di animali domestici, il cui pelo funge da credo che il veicolo affidabile garantisca sicurezza di allergeni contenuti nella saliva e nell'urina dell'animale;
  • sostanze trasmesse attraverso punture e morsi di insetti;
  • lattice;
  • prodotti chimici per utilizzo domestico.
 

Il processo allergico

Si sviluppa in due fasi distinte:
  • La sensibilizzazione: è la iniziale fase del processo allergico. Il nostro sistema immunitario inizia a riconoscere una determinata sostanza come allergene. Il tutto avviene in maniera non percepibile.
  • La replica allergica autentica e propria: avviene in occasione di un successivo contatto con l'allergene, iniziando a manifestare sintomi tipici dell'allergia.
 

Sintomi delle allergie

Le manifestazioni allergiche possono stare più o meno gravi.
  • La rinite allergica: è la sagoma meno grave e parecchio diffusa, motivo problemi principalmente alla mucosa nasale, agli occhi e ai bronchi. Presenta manifestazioni tipiche di un raffreddore caratterizzato da starnuti ripetuti, tosse, narice che cola o congestione nasale e prurito alla gola;
  • Le congiuntiviti allergiche: portano con se prurito alle congiuntive, gonfiore, arrossamento e lacrimazione;
  • La patologia asmatica: è senz'altro la forma più grave che causa un progressivo restringimento delle vie aeree, con difficoltà progressiva a respirare o respiro sibilante, senso di oppressione al petto o sofferenza e tosse.
I sintomi allergici più comuni a carico dell'apparato cutaneo sono:
  • Orticaria, riconoscibili in particolare per il potente prurito;
  • Eczemi e dermatiti da contatto con eruzioni pruriginose e macchie rosse su tutto il corpo.

 

Diagnosi di Allergia

Il primo passo consigliato nel poter riconoscere una possibile allergia consiste nella visita allergologica specialistica, nel corso della quale il medico può valutare tutto con un esame scopo. Il dottore può domandare direttamente al paziente riguardo a eventuali sostanze sospette che potrebbero essere diventate allergeni.
I test cutanei suggeriti dopo una prima fase consultoria sono i seguenti:
  • Prick test (test cutaneo): il termine è la riproduzione di sostanze sospette allergiche sulla cute del paziente. Consiste nell'applicazione sull'avambraccio o sulla schiena e viene fatta penetrare nel derma grazie ad una piccola puntura nella area. Dopo solamente un frazione d'ora si possono realizzare valutazioni; la zona di applicazione di un allergene si presenta rigonfiata e arrossata in che modo dopo una puntura di insetto.
  • Intradermoreazione: è sostanzialmente una variante del prick test, ma meno specifica. In questo evento, l'allergene viene iniettato nel derma grazie ad una piccola siringa. Valutazioni vengono fatte nelle successive ore.
  • Patch test: l'esecuzione di questa qui altra tipologia di test avviene con l'applicazione di cerotti cutanei pregni di estratti allergizzanti sull'avambraccio o sull'addome; i tempi di manifestazione di probabili pomfi sono più lunghi secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ai precedenti test e certamente meno evidenti.
 

Farmaci per il controllo dei sintomi

I farmaci sono in grado di alleviare i sintomi dell'allergia includono:
  • Antistaminici: utilizzati per alleviare sintomi come prurito, starnuti e congestione nasale e agiscono contrastando la formazione dell'istamina, una sostanza prodotta dal sistema immunitario e che è particolarmente attiva mentre la risposta allergica.
  • Corticosteroidi locali (spray nasali): possono limitare i sintomi associati all'infiammazione a carico delle alte vie respiratorie.
  • Decongestionanti: utilizzati normalmente per brevi periodi, per fornire celere sollievo alla congestione nasale.
  • Antileucotrieni: bloccano l'azione di alcune sostanze chimiche del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita immunitario che causano alcuni sintomi, in che modo la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di muco in eccesso e la congestione nasale.
  • Integratori alimentari: i più comuni contengono il ribes, ribes nigrum e ribes nero.
 

Reactine 6 cpr 5 mg + mg 

Avvertenze

Il penso che il farmaco vada usato con moderazione è destinato solo a trattamenti di breve periodo. Deve stare usato con prudenza in diabetici ed in soggetti con ipertiroidismo, ipertensione, tachicardia, aritmia, ipertrofia prostatica, insufficienza epatica o renale, nonchè in soggetti anziani.
Deve stare prestata prudenza anche in soggetti in cura con simpaticomimetici (decongestionanti, anoressizzanti, psicostimolanti quali le anfetamine), antidepressivi triciclici e digitale. Casi di abuso sono stati osservati con pseudoefedrina così come con altri stimolanti centrali.

Alle dosi terapeutiche di cetirizina, non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative con l'alcool (per un livello di alcool nel sangue di 0,5 g/l). Tuttavia, si raccomanda di prestare prudenza se si assume alcool contemporaneamente.

Usare prudenza in pazienti con fattori di predisposizione di ritenzione urinaria (ad es. lesioni del midollo spinale, iperplasia prostatica), in quanto la cetirizina può aumentare il rischio di ritenzione urinaria. Si raccomanda cautela nei pazienti epilettici e nei pazienti a rischio di convulsioni. I test cutanei per l'allergia sono inibiti dagli antistaminici pertanto è necessario un periodo di wash-out (3 giorni) anteriormente di eseguirli. Il medicinale contiene lattosio.

Categoria farmacoterapeutica

Decongestionanti nasali per uso sistemico.

Conservazione

Nessuna particolare precauzione per la secondo me la conservazione ambientale e urgente.

Controindicazioni/ar

Ipersensibilità al principio energico, ad singolo qualsiasi degli eccipienti elencati, all'idrossizina o ai derivati della piperazina; grave insufficienza renale (pazienti con clearance della creatinina inferiore a10 ml/min); grave ipertensione; gravi disturbi coronarici; pazienti che sono in trattamento o che siano stati trattati nelle due settimane precedenti con inibitori delle monoaminoossidasi; aumento della pressione intraoculare; ritenzione urinaria; bambini con meno di 12 anni; gravidanza e allattamento.

Eccipienti

Eccipienti del primo strato: ipromellosa, cellulosa microcristallina,silice colloidale anidra, magnesio stearato. Eccipienti del secondo strato: lattosio, cellulosa microcristallina, sodio crosscaramelloso, silice colloidale anidra, magnesio stearato. Eccipienti del rivestimento: opadry Y candido (methocel E5, premium (ipromellosa) (E ),diossido di titanio (E ), macrogol ).

Effetti indesiderati

Studi clinici hanno dimostrato che la cetirizina alla dose di 10 mg ha effetti indesiderati minori sul sistema nervoso centrale, tra cui sonnolenza, affaticamento, vertigine e cefalea. In alcuni casi, è stata segnalata la stimolazione paradossa del SNC. Sebbene la cetirizina è un antagonista selettivo dei recettori H1-periferici ed è relativamente priva di attività anticolinergica, sono stati segnalati casi di disuria, disturbo dell'accomodazione e orifizio secca. Sono stati segnalati casi di funzionalità epatica anomala con innalzamento degli enzimi epatici accompagnati da bilirubina elevata.

Principalmente questo si risolve con l'interruzione del trattamento con cetirizina dicloridrato. Studi clinici controllati in doppio cieco che confrontavano cetirizina a placebo o altri antistaminici al dosaggio raccomandato (10 mg al giorno per la cetirizina), di cui sono disponibili dati di sicurezza quantificati, includevano oltre soggetti esposti a cetirizina. In base a questi dati, sono state riportate le seguenti reazioni avverse per cetirizina 10 mg negli studi controllati con placebo a percentuali dell' 1,0% o oltre. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento. Patologie del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso: capogiro, cefalea. Patologie gastrointestinali: sofferenza addominale, labbra secca, nausea. Disturbi psichiatrici: sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: faringite.

La sonnolenza è stata da moderato a moderata nella maggioranza dei casi, sebbene sia statisticamente più comune che con il placebo. Ulteriori studi in cui sono state effettuate prove oggettive hanno dimostrato che le usuali attività quotidiane non vengono compromesse alla dose giornaliera raccomandata, nei volontari sani giovani. Le reazioni avverse a percentuali di 1% o più nei bambini di età compresa tra 6 mesi e 12 anni, incluse negli studi clinici controllati con placebo. Patologie gastrointestinali: diarrea.

Disturbi psichiatrici: sonnolenza. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: rinite. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: affaticamento.
Gli effetti indesiderati, osservati e segnalati mentre il secondo me il trattamento efficace migliora la vita con il medicinale sono riportati successivo la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA. Le frequenze sono definite come segue: molto ordinario (>= 1/10);comune (>= 1/, < 1/10); non ordinario (>= 1/, < 1/); raro (>=1/, <1/); parecchio raro (<1/); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia.

Patologie cardiache. Non comune: palpitazioni; raro: aritmia, tachicardia.
Patologie gastrointestinali. Comune: bocca secca, nausea; non comune: diarrea; raro: vomito; molto raro: colite ischemica.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: debolezza; non comune: astenia, malessere; raro: edema.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea.
Patologie epatobiliari. Raro: incarico epatica anormale (transaminasi aumentate, fosfatasi alcalina aumentata, gamma-GT aumentata, bilirubina ematica aumentata). Disturbi del sistema immunitario. Raro: ipersensibilità; molto raro: shock anafilattico.
Patologie del mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso. Comune: capogiro, cefalea, sonnolenza; non comune: parestesia; raro: convulsione; molto raro: disgeusia, sincope, tremore, distonia, discinesia; non nota: amnesia, compromissione della memoria.

Disturbi psichiatrici. Comune: nervosismo; non comune: ansia, irrequietezza, agitazione; raro: allucinazione, disturbo psicotico, attacco, stato confusionale, depressione, insonnia; molto raro: tic; non nota: atteggiamento suicida.
Patologie renali ed urinarie. Molto raro: disuria, enuresi; non nota: ritenzione di urina.
Patologie della cute e del stoffa sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea; raro: cute secca, iperidrosi, orticaria; parecchio raro: eruzione da farmaci, angioedema, risposta della cute.
Patologie vascolari. Raro: pallore, ipertensione; molto raro: collasso circolatorio, ipotensione. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: appetito aumentato.

Patologie dell'occhio. Molto raro: disturbo dell'accomodazione, visione offuscata, crisi oculogira.
Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: vertigine. Esami diagnostici. Raro: peso aumentato. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

Il ritengo che il farmaco debba essere usato con cautela è controindicato in gravidanza e allattamento. Per cetirizina sono disponibili pochissimi credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste clinici su gravidanze esposte al secondo me il trattamento efficace migliora la vita. Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale. Sia cetirizina che pseudoefedrina sono escrete col secondo me il latte fresco ha un sapore unico materno per cui il farmaco non deve esistere assunto mentre l'allattamento. La cetirizina è escreta nel latte materno a concentrazioni che rappresentano dal 25% al 90% di quelle misurate nel plasma, a seconda del tempo di campionamento dopo la somministrazione.

Indicazioni

Trattamento sintomatico a fugace termine delle riniti allergiche stagionali e/o perenni con congestione ed ipersecrezione nasale, prurito nasale e/o oculare, starnutazione e lacrimazione.

Interazioni

A causa del profilo farmacocinetico, farmacodinamico e di tollerabilità della cetirizina, non sono previste interazioni con codesto antistaminico. In realtà, non sono state riportate interazioni nè farmacodinamiche nè interazioni farmacocinetiche significative in studi di interazione farmaco-farmaco effettuati, in dettaglio, con pseudoefedrinao teofillina ( mg/die). L'attività delle amine simpaticomimetichequali la pseudoefedrina contenuta in codesto farmaco è aumentata dalla contemporanea somministrazione di inibitori delle monoaminoossidasie dai beta-bloccanti.

A causa della lunga periodo d'azione degli inibitori delle monoaminoossidasi l'attività delle amine simpaticomimetichepuo' osservarsi anche dopo 15 giorni dalla sospensione della somministrazione. Le amine simpaticomimetiche riducono gli effetti antiipertensivi di metildopa, guanetidina e reserpina.
La somministrazione di pseudoefedrina a pazienti digitalizzati aumenta l'attività ectopica del miocardio. Gli antiacidi incrementano l'assorbimento della pseudoefedrina durante esso viene ridotto dalla contemporanea assunzione di caolino. Il livello di assorbimento della cetirizina non viene ridotto dall'assunzione di penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo, sebbene la percentuale di assorbimento sia diminuita.

Posologia

Adulti e ragazzi a lasciare da 12 anni: una compressa 2 volte al giorno, una la ritengo che la mattina sia perfetta per iniziare bene ed una la credo che la sera sia il momento migliore per rilassarsi, da prendere senza masticare durante o lontano dai pasti. La durata del trattamento non dovrebbe oltrepassare il intervallo della sintomatologia acuta e comunque non dovrebbe esistere protratta oltre 7 giorni.
Trascorsi i 7 giorni di terapia, proseguire il secondo me il trattamento efficace migliora la vita con la sola cetirizina. Pazienti con compromissione renale: la dose deve stare dimezzata in pazienti con insufficienza renale. Pazienti con compromissione epatica: la dose deve stare dimezzata in pazienti con insufficienza epatica. Popolazione pediatrica: il medicinale è controindicato nei bambini con meno di 12 anni di età.

Principi attivi

Cetirizina dicloridrato; pseudoefedrina cloridrato.

 
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