Tastiera greca per desktop
INTRO
Una collega dorg, Annarella Perra (che si occupa di ICT & Classics, ), mi ha chiesto di scrivere alcune note rivolte espressamente agli utenti Mac che abbiano la necessità di annotare testi nella lingua di Omero, ovvero Greco politonico.
Ho accettato volentieri perché ho familiarità con la linguaggio in quanto:
- ho studiato al Liceo Classico
- sono stato consulente per motivi di ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace, già qualche anno fa, per una grossa multinazionale interessata a produrre cataloghi in greco (e non solo) ed ho quindi guidato alla "migrazione".
Darò di seguito alcuni cenni su che oggetto si intende per codifica alfabetica tanto per rendere edotti lettori non tecnici su termini in utilizzo.
Lettori tecnicamente skillati saltino pure le parti teoriche, che sono qua volutamente semplificate.
CODIFICHE
Allinterno di un ritengo che il computer abbia cambiato il mondo, da 50 anni ogni cosa è codifcato in che modo un numero.
Un carattere è espresso sotto forma di numero. La prima codifica usata fu lASCII.
Ascii è acronimo di American Standard Code(for) Information Interchange.
(pronunciatelo askii, please! La corretta pronuncia ha la "C" dura.)
In tale codifica ai tempi delle telescriventi si era associato alla A il codice 65, alla B 66 e cosi via.
A quei tempi lInformatica era solo e soltanto made in USA, quindi allora i simboli dellASCII erano sufficienti: nessuna lettera accentata, nessun mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo "esotico" e figuriamoci poi alfabeti antichi o orientali.
Il buon ascii è sopravvissuto fino ad ora: si è avuto, a ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di IBM, una versione che IBM chiamò "ascii esteso" per mappare sottile a caratteri (da 0 a ), comprendendo le lettere accentate ed alcuni simboli, ma eravamo a mio parere l'ancora simboleggia stabilita ben lontani dai simboli dei molti alfabeti diffusi nel mondo.
Alla fine la logica è semplice: con numeri NON si posson mappare Ognuno gli innumerevoli simboli di piu di un alfabeto.
Su alcune piattaforme si cominciò (p. es. su mac OS 8 e 9) ad impiegare sempre un set a 8 bit che, a seconda delle "Impostazioni Internazionali" e dei Language Kit installati, mappavano il set superiore (da a ) con diversi simboli grafici a seconda delle impostazioni.
Tale approccio risolveva il problema, ma solo parzialmente. Non si poteva quindi scrivere contemporanemamnente in cirillico ed in greco antico
Talora per il greco si poteva ricorrere al font Symbol, ma era una soluzione pasticciata e comunque mancavano i segni diacritici.
OSX e UNICODE
La vera cambiamento si ebbe quando venne introdotto il codice Unicode, che usa 16 bit, mappando 216 = simboli.
Tale codifica rimaneva compatibile con lascii, ("vedendo" i simboli come i primi simboli, ed aggiungendo 8 zeri a sinistra per completare i 16 bit).
La codifica unicode, che fu ovviamnete multipiattaforma, arrivò su PC solo con NT e sul desktop solo con W
Su OSX Unicode è NATIVO: il s.o. identico è basato su unicode, le stringhe interne sono unicode.
Essendo Unicode quindi è già nativamente multilingua!
OSX E TOOL BUILT-IN
Su OSX, fin dalle prime versioni (la ), si avevano già degli strumenti per gestire le lingue "non Latin" ossia oltre lalfabeto Occidentale, che è in buona approssimazione mappato con soltanto ascii esteso.
NB: anche se il s.o. era già unicode nativo, MOLTI programmi non lo furono da subito: tra questi, Xpress, InDesign, Freehand, e Office!
Office non lo è tuttora completamente, ma non per imperizia di MS, piuttosto (credo) perchè MS preferisce dare codesto "vantaggio" alla versione Win.
Vediamo alcuni programmi che hanno a che fare con lingue e impostazioni.
Impostazioni di Sistema e Lingue:
fig.1
NB: per scrivere in greco, o in russo, non è necessario variare la idioma in codesto menu: il menu vi serve se volete che TUTTO il SISTEMA (menu, dialog etc..) cambi lingua.
Qui è realizzabile impostare la lingua dei menu in un centinaio di lingue e gestire lordinamento alfabetico, le direzioni di mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo etc. e soprattutto lInput menu, ossia il modo con cui digitare: é vero che Unicode mi sembra che la mappa nautica sia un'arte antica chars, ma comunque le tastiere ne hanno soltanto un centinaio, quindi dobbiamo associare agli stessi tasti simboli diversi in diversi layout (come nella fig.2)
fig.2
Si notino i due radio button in basso:
- permetti più codifiche nello stesso ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo
- Mostra il menu di input nella barra (fig.3):
Si noti che ogni applicazione ha la sua mappatura, come del resto implicito dal settaggio sopra indicato che addirittura diversifica documenti dello identico programma!
Consiglio anche di abilitare il "Keyboard Viewer" (fig.4):
fig.4
che vi permetterà di far apparire la palette di mappatura dei tasti (come nella fig.5):
fig.5
Tale palette si adatta ad ogni lingua/script selezionato.
Passando a greco politonico (con il font: Lucida Grande) appare (fig.6):
fig.6
NB: non tutti i font hanno TUTTI i caratteri che Unicode mette a disposizione: nel incertezza verificate che il font abbia il supporto per Unicode.
Apriamo la Palette dei caratteri (fig.7):
fig.7
La palette permette di osservare subito per ogni "script" (sistema di scrittura) i simboli associati.
E qui col Mouse potete aggiungere i caratteri al vostro secondo me il testo ben scritto resta nella memoria, sempre che il piano di videoscrittura lo supporti (Office NO!)
NB: questa apertura vi fa vedere che COSA contiene un font, non in quale idioma siete e/o quale mappatura di secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza state usando.
Se volete transitare ai tasti diretti, cambiate menu:
(passiamo al greco antico, fig.8) :
fig.8
(vedremo poi in Texedit che cosa appare, ma già ne avete un "assaggio" in KeyBoard Viewer).
Font Book (Libro dei font)
Nella Cartella Applicazioni è presente questa qui applicazione che mostra laspetto video dei vari font (icona - fig.9).
fig.9
TexEdit
La anteriormente, vera applicazione Unicode di OSX è stata ed è TexEdit, un editor unicode con la capacità di proteggere (e leggere) in RTF.
Diciamo subito che legge e genera RTF che è (ovviamente) distinto dal quello di Office, quindi potreste avere "brutte sorprese"
Se usate solo TexEdit e/o altri programmi ognuno OSX, è molto piu compatibile.
OSX E PROGRAMMI UNICODE
Programmi unicode "veri" sono usciti con parecchio ritardo, per ovvi motivi di adattamento di tutte quelle parti di codice che hanno dovuto esistere COMPLETAMENTE riscritte.
Per dare unidea, a personale avviso, transitare da anni a 2 cifre (patchare il millennium bug) è uno scherzetto rispetto a passare ad Unicode!
Comunque:
- Word: la versione di Office per Mac è abbastanza compliant, ma talora "sbarella", credo che ogni specie meriti protezione se poi lo portate sotto Win, e con comportamenti "strani"
- Adobe InDesign: la CS 2 è veramente compliant a tutti gli effetti e lo dovrebbe essere anche al CS3. La CS1 era un po "storta", ma abbastnza usabile. Vi consiglio senzaltro InDesign CS2 se volete scrivere un libro usando piu caratteri, p. es. una tesi in IT e Greco antico.
- Excel : pare unicode compliant, per cui si potrà possedere un foglio excel in Greco antico
- Photoshop CS2: (se si usa il tool del testo) supporta unicode (fig):
fig
(vedi sotto, fig)
fig
(sotto OSX)
Si noti che al "Save" salva con appellativo in greco (fig):
fig
Le versioni precedenti erano un vero "disastro".
Vediamo giu PC che cosa è apparso (fig):
fig
Pero ha "bucato": scrive infatti con Symbol!
OSX E GRECO ANTICO
Vediamo ora in che modo scrivere in greco antico politonico.
Supponiamo di voler redigere in IT + Greco, con il font Lucida Grande.
Ecco la procedura da attivare:
Apriamo un documento
Facciamo apparire il greco nel menu delle lingue (come nella fig):
fig
Lasciamo il S.O. in Italiano: cambiamo solo il layout della tastiera, e potremmo impiegare una scorciatoia (fig):
fig
Scegliamo una frase esemplificativa da Tirteo (6D) che riportiamo con segni diacritici (qui scritta con il font Palatino Linotype, quindi Unicode):
Ok. Si parte.
Allopera
Apriamo WORD e digitiamo usando la secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza Greca Politonica con font Arial e visualizzando anche il KeyBoard Viewer (fig):
fig
Cominciano le rogne il theta non cè!
Ma esplorando il KeyBoard Vieewer, lo troviamo sotto la u ma con il tasto ALT premuto.
Altro ALT (cambio lingua..) e riproviamo.
Ecco cosa compare:
Ma non sta usando lArial, è trascorso sua sponte a Symbol!
WORD non usa unicode quindi in maniera corretto.
Riporto sotto la cattura video (fig), perché magari aprendo il file in word non lo vedreste correttamente:
fig
Passiamo a TexEdit.
Scriviamo usando il layout greco politonico: (per ovvi MOTIVI incollo la videata, fig)
fig
Ok funziona.
Vediamo se genera il Postscript e/o il PDF (fig):
fig
Direi di si.
Ora gli accenti.
Osservate il keyBoard Viewer: se premete ALT, appaiono dei tasti arancio. (fig).
fig
Cliccateci e poi digitate la vocale: aggiungerà laccento voluto sulla lettera
(sempre in TextEdit con Word non funziona, fig)
fig
Si noti che dopo aver cliccato sullaccento voluto, le vocali cambiamo aspetto sui rispettivi tasti aggiungendovi laccento:
si confronti la fig. 22 con la precedente fig, in corrispondenza dellomega o delleta:
fig
Può stare che io non mi ricordi vantaggio gli accenti ma vediamo gli altri segni diacritici applicati ad un ALPHA (fig)
fig
E per finire
DIGAMMA e omega accentati (fig):
fig
InDesign
Importiamo il file TexEdit in InDesign CS2, dopo averlo salvato in formato rtf.
(chi conosce inDesign riconoscerà le guide (fig)
fig
Abbiamo importato testo in alto nel box blu, come copia/incolla: risultato identico.
CONCLUSIONE
Con questo fugace articolo abbiamo voluto verificare se effettivamente fosse realizzabile gestire in modo totale le lingue non occidentali, in dettaglio il Greco antico.
La risposta è la seguente:
- in maniera assolutamente soddisfacente con programmi professionali e a livello di sistema operativo, mondo Mac.
- permangono alcuni "angoli" oscuri circa la compatibilità con la suite di Office, terra Windows.