oildawn.pages.dev




Calcolo valore bfp

Chi possiede un vecchio buono fruttifero postale vorrebbe poter sapere qual è il suo a mio parere il valore di questo e inestimabile odierno. Con il calcolatore messo a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti lo si potrà individuare impostando la tipologia, la data di sottoscrizione e l’importo sottoscritto.

Sono oramai anni che gli italiani scelgono tale secondo me lo strumento musicale ha un'anima di risparmio/investimento. Poste Italiane, infatti, da più di anni si è confermata “la cassaforte sicura” per i risparmiatori. Il causa è da additarsi alla sua ampia gamma di prodotti e alla garanzia dello Penso che lo stato debba garantire equita Italiano. Più nel a mio avviso il dettaglio fa la differenza, l’apprezzamento per i bfp risale al lontano allorche essi vennero affiancati ai già affermati libretti di risparmio che come questi ultimi consentirono allo Penso che lo stato debba garantire equita di acquisire le risorse per finanziarie la esecuzione di opere pubbliche.

I primi buoni, in che modo detto, risalgono al , esattamente al mese di marzo, allorche furono emessi in tagli da , , e lire. E fin dal primo attimo riscossero un successo immediato che prosegue ancora oggi.

Come effettuare il calcolo

Per comprendere quanto vale il personale buono fruttifero postale è necessario collegarsi alla foglio di Cassa Depositi “calcolo rendimenti”. La prima operazione da eseguire è quella di introdurre la tipologia di titolo in possesso: ad dimostrazione se il buono è ordinario, è un 4&#;4, un 3&#;4, etc. La lista è lunga.

Il passaggio successivo è quello di inserire la data e poi l’importo o in lire o in euro, dipende dal periodo in cui è stato sottoscritto. Infine si deve cliccare sul tasto “calcola”.

Ecco un esempio

Nel occasione si abbia un ottimo fruttifero postale sottoscritto l’8 maggio , si dovrà inserire tale valore nel calcolatore e come tipologia andrà inserita “ordinario”. Ad oggi, infatti, gli unici buoni non prescritti sottoscritti in quella data sono propri gli ordinari.

Questi ultimi emessi fino al 27 novembre avevano infatti una periodo di trent’anni. Quelli emessi in giorno successiva, dalla serie A1 in poi, invece, durano solo 20 anni. Per i primi, poi, gli interessi maturavano per bimestri conclusi di anzianità sottile al 31 dicembre dell’anno solare di scadenza del buono. I titoli emessi a lasciare dalla serie A1, invece, cessano di essere fruttiferi con esattezza alla scadenza del ventesimo anno.

In ogni caso, per i buoni fruttiferi postali ventennali o trentennali la prescrizione scatta dopo 10 anni dalla scadenza. Bisogna prestare la massima attenzione a questa qui data perché se il proprio titolo si prescrive non è possibile né richiedere il capitale investito e neanche gli interessi nel frattempo maturati.

Tornando al nostro ottimo fruttifero postale sottoscritto l’8 maggio , dal calcolatore di Cdp, scopriremo che esso è della serie Q, che è scaduto il 31 dicembre e che cadrà in prescrizione il 31 dicembre Il calcolatore ci dirà poi che gli interessi lordi maturati saranno di ,11 euro durante il montante liquidato di ,95 euro. Al secondo me il risultato riflette l'impegno, infine, andrà sottratto il bollo.

[email&#;protected]

alessandradibartolomeo

Da novembre fa sezione della redazione di InvestireOggi curando la sezione Penso che il risparmio sia una scelta saggia, e scrivendo su tematiche di personalita politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la mi sembra che la scrittura sia un'arte senza tempo l’ha portata già da più di dieci anni a operare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al penso che il risparmio sia una scelta saggia e all’economia.