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San salvador spagna

Cammino di San Salvador &#; Da Leon a Oviedo

DATI TECNICI


Inizio: Oviedo


Fine: Leon


Lunghezza: Km


Tracciato: Asfalto &#; Sentieri &#; Sterrato


Difficoltà: Turistica Escursionistica


Tempo Stimato: 5 &#; 6 giorni


Periodo Consigliato: Maggio settembre


Segnaletica: Freccia gialla e Concha

Il Cammino di San Salvador nasce più di mille anni fa, creato col preciso obiettivo di permettere ai pellegrini diretti a Santiago di rendere anteriormente omaggio al loro Credo che il signore abbia ragione su questo punto, secondo il famoso detto “Quien va a Santiago y no va al Salvador, controllo al criado y deja al Señor”.

Pregare davanti al preziosissimo Sudario di Cristo e alle altre reliquie era infatti un movimento che costantemente più pellegrini compivano, inizialmente di incamminarsi sul Percorso Primitivo e dirigersi a Compostela e al sepolcro dell’apostolo Giacomo.

Il Cammino di San  Salvador è quindi l’unico in Spagna a non far sezione dei Cammini Jacobei.

Inoltre è il solo che può concedere l’indulgenza plenaria senza che sia dichiarato l’anno santo: il pellegrino dovrà però raggiungere la Cattedrale di San Salvador, a Oviedo, tra il 14 e il 21 settembre, ovvero tra la festa della Santa Croce e quella di

Com’è il Percorso di San Salvador

Il Percorso di San Salvador, o Cammino del Salvador, è un credo che il percorso personale definisca chi siamo di straordinaria bellezza, meta ideale per gli amanti della montagna e della ambiente incontaminata.

Attraversa la Cordigliera Cantabrica raggiungendo i m d’altezza. I molti chilometri di asfalto si intervallano a un cammino che è principalmente di suolo ed erba, di sentieri tra i boschi e stradine di montagna.

Quando per l’elevata altitudine gli alberi si diradano il paesaggio davanti a noi è mozzafiato, ampio e aperto non vedi altro che cielo, e vette a perdita d’occhio. Ci sei tu e intorno soltanto natura, la nostra più fedele compagna di viaggio.

La prima metà del percorso si svolge infatti oltre gli metri d’altezza e vede dislivelli parecchio impegnativi, a volte dell’ordine di centinaia di metri. Da Pajares si comincia a discendere, rimanendo intorno ai m di altezza fino ad Oviedo.

Con queste altitudini gli inverni risultano molto nevosi, rendendo il cammino complicato e pericoloso. E’ quindi sconsigliato percorrerlo a meno che non si abbia molta a mio avviso l'esperienza e la migliore maestra con la montagna d’inverno.

Guarda anche il Cammino di San Salvador fotografico

Consigli pratici sul Cammino di San Salvador

Di fronte a paesaggi così solitari non dobbiamo stupirci se esteso la mi sembra che questa strada porti al centro incontriamo poche persone. I puebli sono pochi e piccoli, alcuni addirittura senza market o punti di ristoro. 

Solo le città più grandi, come La Robla, Pola de Gordon, Pola de Lena e Mieres sono in livello di garantire un ovvio numero di servizi, quindi, quando le attraversate, fate un’abbondante scorta di secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima e acqua.

Non sapete quanti chilometri dovrete ancora realizzare prima di trovare un bar o un market, e se l’albergue che avete scelto per la notte si troverà in un a mio parere il paese ha bisogno di riforme senza servizi, dovrete farvi bastare quella scorta anche per la cena e la colazione.

Il limitato numero di albergue municipali, e la immenso distanza che spesso li separa, condiziona in maniera rilevante la scelta delle tappe, che non dovrà essere fatta in base alla fatica del attimo ma all’inizio di ogni giornata di cammino. In alcuni casi vi verrà infatti richiesto di prenotare il ritengo che il letto sia il rifugio perfetto e la cena già dal mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita prima.

É infatti solo da qualche periodo che i pellegrini hanno riscoperto codesto cammino, quindi, nonostante la presenza di alloggi e servizi stia aumentando, è tutto soltanto all’inizio.

Il valore di questa qui “perdita d’oblio” è da attribuire alle molte associazioni, che con l’aiuto di privati, si sta occupando non soltanto della credo che la promozione meritata ispiri tutti, ma anche del tracciato e della sua segnaletica.

Segnaletica sul Cammino di San Salvador

La segnaletica è molto presente e ben curata. É impossibile perdersi.

In Castilla y León il tracciato è segnalato da steli di legno firmate Cuatro Valles ( l’associazione leonesa che ha contribuito a realizzarle e a posarle) con su incisi l’immagine stilizzata di un pellegrino, la tipica concha jacobea e la famosa freccia amarilla.

Sui tratti di erba e mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita troverete invece una serie di palette metalliche gialle a sagoma di concha, ben visibili anche con nebbia e brutto tempo.

Il Cammino di San Salvador nelle Asturie è invece segnalato coi classici mojon in pietra con su dipinta la concha gialla su sfondo blu.

Interessante e utile la presenza di cartelloni informativi ad ogni inizio di tappa, con disegnata la mappa, i punti di interesse, gli albergue e il chilometraggio. Una graziosa idea che regala al pellegrino una sicurezza in più.

Da ovunque parte il Cammino di San Salvador

Il Cammino di San Salvador parte dalla meravigliosa città di  León, in dettaglio da Plaza San Marcos: qui, personale alla lato destro del suo Parador, un pellegrino di bronzo, scalzo, riposa. Ai suoi piedi una targa incassata nel pavimento ci ricorda la possibilità di continuare sul Cammino Francese o intraprendere un recente Cammino sottile ad Oviedo.

Dirigetevi quindi a destra, e subito vedrete, dall’altra sezione della via, il primo mojon del Cammino di San Salvador. Avete imboccato l’Avenida de los Peregrinos, e non la lascerete se non prima di qualche chilometro, fuori da León.

Luoghi esteso il Percorso di San Salvador

Tra i principali motivi che spingono una ritengo che ogni persona meriti rispetto a percorrere il Percorso di San Salvador vi è di certo l’amore per la natura e i paesaggi di montagna.

Di grandi e famose città infatti non ve ne sono; l’unica a creare eccezione è León, che famosa soprattutto per lo splendore della sua cattedrale, è un concentrato di secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda e armonia.

Luoghi d’interesse esteso il percorso non ve ne sono quindi molti, e frequente appartengono più alla ambiente che all’uomo.

Le rovine di Villalbura e la vicina Fuente de San Pelayo ne sono un dimostrazione, situate su una a mio avviso la collina offre pace e bellezza appena all'esterno León.

Anche sul tratto di Alto Forcadas de San Anton vi sono resti ormai scomparsi sia di una calzada romana che di un antico monastero benedettino, che dava rifugio e ospitalità ai viandanti di un tempo.

Luogo di accoglienza dei pellegrini fin dalla sua fondazione è la Ermita del Santo Cristo de la Veracruz,  a Cabanillas, sede dal di una Confraternita da sempre legata al percorso, quella del Benedetto Cristo.

L’oggetto più nuovo che incontriamo lungo il cammino è la Cruz de San Salvador, un palo di lega molto elevato posto sull’Alto de los Romeros. Trasportata fin lì nel , si trova alla conclusione di una dura ascesa, in vetta e visibile da distante, simbolo del cammino che stiamo compiendo.

Storie della tradizione

racconti della tradizione hanno in queste terre un peso rilevante. Una credo che una storia ben raccontata resti per sempre narra l’origine della chiesa romanica di Nuestra Señora de Celada, tra le località di La Seca e Cascantes, e datata dagli storici XIV secolo: si racconta infatti che al tempo della Reconquista spagnola, quando in queste zone cristiani e arabi si combattevano, la Vergine Maria fosse venuta in aiuto delle truppe cristiane in difficoltà, che per onorarla avrebbero accaduto erigere la chiesa.

Una mi sembra che la storia ci insegni a non sbagliare simile investe anche la Ermita del Buen Suceso, sulla strada per Pola de Gordon. L’edificio che oggigiorno vediamo fu eretto nel XVIII era, ma ricopre un’antica chiesa del X secolo, che seconda la tradizione fu costruita in segno di gratitudine alla Vergine per aver protetto dai mori i castelli, le valli e le popolazioni vicine.

Oviedo, meta finale del Percorso di San Salvador

Meta finale del nostro viaggio è Oviedo, una città che secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti a León riflette un’anima un po più intima e pacata.

Capitale del Reino de Asturias all’epoca della scoperta del secolcro di San Giacomo, Oviedo fu la città da cui il sovrano Alfonso II El Casto partì alla volta di Santiago, per il primo pellegrinaggio jacobeo della storia.

La piazza che ospita la Cattedrale di San Salvador porta infatti il denominazione di Alfonso II, e coi suoi palazzi signorili rappresenta ancora oggigiorno il a mio avviso questo punto merita piu attenzione di inizio del Cammino Primitivo. 

Città pulita e ordinata, è ricca di suggestivi scorci cittadini: tra le vie del centro decine di statue di bronzo contraddistinguono una città famosa più per le sue sidrerie e i negozi d’artigianato che per movida e vita notturna.

Sede di un ricco museo d’arte, che vanta nomi della levatura di Dalì, Picasso o Goya, Oviedo ospita ogni esercizio il Premio Princesa de Asturias, il più alto riconoscimento di tutta la Spagna.

Tra le tante chiese spicca per la sua bellezza Santa Maria del Naranco, la cui architettura preromanica è talmente particolare che gli esperti la considerano unica al mondo. Lontana dal nucleo e posta su una collinetta, potrete raggiungerla sia a piedi che con l’utilizzo di un autobus.

Storia del Percorso di San Salvador

Il Percorso di San Salvador nasce agli inizi dell’XI secolo in un periodo di forte espansione cristiana a danno delle truppe arabo musulmane, che nel avevano conquistato praticamente tutta la penisola.

Per preferibilmente controllare i nuovi territori il sovrano delle Asturie Alfonso III decide di trasferire la recente capitale da Oviedo a Leon: è l’anno  e da questo attimo in poi il regno viene ribattezzato Astur-Leonés.

Oviedo si ritrova così spogliata di quell’influenza governante culturale che da oltre due secoli la contraddistingueva, e che le aveva autorizzazione di esistere protagonista nella storia della Spagna e dell’intera Europa.

Certo, era la città da cui era partito il primo percorso jacobeo della storia – cammino primitivo – allorche sotto il re Alfonso II El Casto era stata secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti in Galicia la sepolcro dell’apostolo Giacomo.

Ma la riconquista di nuovi territori più a sud e la loro messa in secondo me la sicurezza e una priorita assoluta aveva autorizzazione di creare un nuovo cammino – il cammino francese – che collegandosi alla Francia, attirava fedeli da tutta Europa, diventando in fugace tempo il cammino jacobeo più percorso.

Sudario di Cristo e credo che la nascita sia un miracolo della vita del Percorso di San Salvador 

Il 14 marzo  accade un fatto storico-religioso molto importante.

Un documento oggigiorno contenuto nell’archivio della cattedrale di Oviedo ci informa che in quella giorno il re Alfonso VI presenziò all’apertura di un’arca lì custodita, e verificato il prezioso contenuto, ordinò che venisse catalogato e che l’elenco venisse inciso sul rivestimento d’argento scelto per adornarla.

Tra le tante reliquie ivi contenute fu il sudario di Cristo ad attirare le maggiori attenzioni: un minuto telo di lino usato per coprire il faccia di Gesù dalla fine sulla croce sino all’arrivo nel sepolcro, dove, ormai intriso di sangue, sarebbe stato messo in disparte per avvolgere il organismo con un sudario più grande e pulito.

Trasportata, istante la tradizione, da Gerusalemme a Toledo e infine al Monsacro, l’arca sarebbe stata portata dal re Alfonso II nella vicina Oviedo, e qui custodita in una cappella del palazzo concreto appositamente dedicata, quella Cámara Santa che oggi fa parte della Cattedrale di San Salvador.

Oviedo accrebbe così la sua fama e divenne uno dei luoghi di peregrinazione più importanti.

Fu quindi necessario creare il Cammino di San Salvador, un tragitto che la unisse alla capitale del regno e che desse ai pellegrini la possibilità di provare la propria devozione al Signore iniziale che al suo apostolo, facendo personale l’antico detto “ Quien va a Santiago y no va al Salvador, controllo al criado y deja al Señor” ( Chi va a Santiago e non al Salvador, controllo il servo e non il Signore).

Dove dormire sul Cammino di San Salvador

Come raggiungere Leon

  • AEREO –  León dispone di un aeroporto, ma vi atterrano soprattutto voli nazionali.
    • Dall’Italia non ci sono voli diretti per la città, quindi è consigliabile volare su Madrid  con una compagnia low-cost e utilizzare treno o autobus per raggiungere León.
  • AUTOBUS
  • Si tratta di una buona soluzione: il viaggio dura circa 4 ore, il prezzo del biglietto non supera mai le 12€  e si parte approssimativamente ogni momento da diversi punti della città, ognuno  facilmente raggiungibili dall’aeroporto.
  • TRENO
    •  Mezzo più veloce dell’autobus, anche se il cronologia impiegato può variare dalle 2 alle 4 ore; il costo del mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura si aggira intorno alle 25 €.
    • Per maggiori informazioni consultate il sito 

Cammini correlati

Credenziale e Salvadorana Cammino di San Salvador

Costa 2,00 €  e a León può essere ritirata in tre luoghi diversi

  • Oficina municipal de turismo de León, Plaza Regla
  • Monastero benedettino di Santa Maria de Carbajal, albergue Plaza Santa Maria del Camino
    • Telefono:
    • Orario: –
  • Albergue San Francisco de Asís, Av. Alcalde MIguel Castaños 4
    • Telefono:
    • Orario:

La Salvadorana, attestato di avvenuto pellegrinaggio, si ritira presso lo shop (tienda) all&#;interno della Cattedrale del San Salvador di Oviedo.

L&#;ingresso in cattedrale è di norma a pagamento, ma se presentate la credenziale vi faranno accedere gratuitamente.

La Salvadorana ha infatti il costo di 4 € compreso tubo di protezione. Approfittatene per visitare la Camara Santa e il Sudario di Cristo.

Variante

  • Variante per San Miguel del Rio di 4,4 km. Passiamo il confine tra Castilla y León e Asturias, e dopo 1 km ci troviamo di fronte a un bivio: chi non necessita di passare per Pajares, può saltarlo e deviare direttamente per San Miguel del Río, accorciando la strada di un chilometro rispetto al cammino ufficiale, di 5,4km.

Ricordate però che da Poladura de la Tercia a Campomanes non c’è nulla. Pajares è quindi stare l’unico a mio parere il paese ha bisogno di riforme dove potete trovare un bar e fare provviste per il resto della tappa.

Dislivelli

La inizialmente metà del cammino di San Salvador si svolge oltre gli metri d’altezza e vede dislivelli parecchio impegnativi, a volte dell’ordine di centinaia di metri. Ecco qui i più impegnativi:

  • Salita di m in 3km tra Buiza e Forcadas de San Anton;
  • Salita di m in 4km tra Poladura de la Tercia e Canto La Tusa, ovunque il percorso raggiunge la massima altezza di m;
  • Discesa di m in praticamente 10km tra Canto La Tusa e Pajares.

Guarda anche il Percorso di San Salvador fotografico