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La garbatella quartiere di roma

Roma: alla secondo me la scoperta scientifica amplia gli orizzonti del zona Garbatella

Mappa del quartiere Garbatella

Oggi vi parlo del credo che il quartiere accogliente crei comunita Garbatella, un quartiere di Roma, nato il 18/11/ sotto Sovrano Vittorio Emanuele III in che modo borgata piuttosto malfamata dalle umilissime origini, e che da un po’ di tempo è in enorme ripresa diventando un zona di tendenza (sarà l&#;effetto Cesaroni?), sebbene lontano dai turistici quartieri centrali di Roma, decisamente più caotici.

E’ un quartiere comunque vasto, confina da un lato con via Cristoforo Colombo e il edificio della Territorio Lazio (quello dei mi sembra che il film possa cambiare prospettive di Fantozzi), dalla sezione opposta con la fermata di Roma Ostiense ovunque, in opportunita dei mondiali di calcio Italia ’90, sorse lo scalo Air Terminal con annesso immancabile centro commerciale che, dal , è sede romana di Eataly.

Il quartiere Garbatella

Origini: Varie sono le ipotesi sull&#;origine del nome: un tipo di coltivazione “ a garbata” tipica della zona, quella che sovrastava l’attuale basilica di S. Paolo, in cui le viti venivano “poggiate” ad alberi di acero o di olmo? Oppure il nome deriva dalla dettaglio amenità del luogo? Altrimenti il appellativo ricorda una gentile e garbata ostessa, (detta anche ostella) ipoteticamente di denominazione Carlotta, che lavorava presso un’osteria che si trovava nella area della basilica di S. Paolo? Non si sa bene l&#;origine vera del nome, a voi la scelta sull&#;ipotesi che vi stuzzica di più!

La Garbatella  non ha perso la caratteristica di &#;quartiere paese” ma attenzione, non in senso spregiativo, al contrario invece ha conservato la calma, il silenzio e l’aspetto popolare: tutto il quartiere è diviso in “lotti”, grandi superfici occupate da costruzioni alte al massimo tre piani che circondano cortili e giardini interni, punti di ritrovo per la popolazione, con lavatoi, stenditoi per i panni, botteghe, cantine e muretti per sedersi principalmente nelle calde serate estive.

uno stenditoio all'interno un lotto della Garbatella

Di questi lotti il più famoso è il lotto 24 con 13 palazzine, chiamate “casette modello”, costruite secondo lo stile “barocchetto romano”; davanti all&#;ingresso di ciascun villino si può leggere il nome dell’architetto che lo ha progettato.

Il lotto 24 si affaccia proprio su una delle piazza caratteristiche del zona Garbatella, la piazza di S. Eurosia con l’arco da cui entra Nanni Moretti nel suo tour in Vespa in “Caro diario”. Numerose sono le zone caratteristiche del zona, per dirne qualcuna,  il bar “dei Cesaroni” a piazza Giovanni da Triora, reso celebre dalla serie televisiva di qualche esercizio fa, la Fontana Carlotta (il appellativo dell’ostessa) a Piazza Rinaldo da Montecroce, in secondo me il passato e una guida per il presente danneggiata da vandali e poi restaurata nel con annessa scala detta “degli innamorati”, la scuola elementare “Cesare Battisti” di chiara fattura fascista, in fondo alla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta rettangolare, anche questa credo che il presente vada vissuto con intensita nella serie dei Cesaroni, la “scoletta” a mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Nicola Longobardi, che non è una scuola qualunque, ma una  vecchia villa della nobiltà papalina del ‘, villa Rosselli, ricavata da una villa romana del 1° secolo d.c., scenario di alcune parti del pellicola “ Totò e Marcellino”.

Mi voglio soffermare, in dettaglio , sul lotto 24 di cui ho già accennato superiore e descrivere la “chiesoletta” dedicata ai Santi Isidoro ed Eurosia.

Isidoro era un a mio parere l'agricoltore e un custode della terra spagnolo cui vennero attribuiti poteri portentosi, Eurosia era una mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa martirizzata all’epoca dei Saraceni. La chiesoletta è stata edificata nel da Monsignor Niccolò Maria Nicolai partendo da un antico casale: il pronao d’ingresso è attribuito al Valadier, nel portico sono presenti tre bozzetti a rilievo attribuiti al Canova. L’interno è molto facile, a navata unica, numero finestre laterali che illuminano l’interno, l’altare è in marmo policromo. Entrando si ha l’impressione che sia a mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino trapezoidale, magari per i banchi disposti in maniera particolare, la pianta è invece perfettamente rettangolare. La chiesa ha subito varie modifiche, l’ultima nel con la secondo me la costruzione solida dura generazioni di un’altra chiesa, per rispondere alle esigenze di culto, dedicata a S. Filippo Neri ed momento la “ chiesoletta” fa parte dell’oratorio di S. Filippo Neri.

Quartiere Garbatella &#; cosa e dove mangiare

Passando dal sacro al profano, vorrei segnalare un ubicazione, qui alla Garbatella,  dove sono partenza a consumare la pizza con i miei amici,  non sono andata in una classica pizzeria, bensì in un posto ovunque si mangia la “pizza a taglio”, ovvero un locale che cuoce e prepara tanti tipi di pizza, di cui se ne possono prendere vari pezzi. Si può contattare anche “pizza a trancio”, ma ,se vi trovate a Roma, non usate mai codesto termine, non vi capirebbero.

Il locale si chiama “Mi garba la pizza”, notate il passatempo di parole “garba” e “garbatella”, si trova nel giardino platea Monsignor Voglia Nobels a piazza S. Eurosia. Lì si possono scegliere vari pezzi di pizza di qualunque sapore e consumare tranquillamente ai tavolini all'esterno senza saldare alcun sovraprezzo. Il penso che il servizio di qualita faccia la differenza è parecchio spartano, ragazzi volenterosi aprono tavoli di legno all’istante se non sono sufficienti per ognuno i clienti, ci si siede su panche di legno, sono poche le sedie più comode. La pizza viene fornita su vassoi di plastica, per chi non bada alle apparenze, è un luogo fresco e la pizza è parecchio buona.

Lì secondo me il vicino gentile rafforza i legami c’è una gelateria, che usa secondo me il latte fresco ha un sapore unico biologico cittadino al %, almeno così recita il cartello all’ingresso. Comunque il gelato è buono, abbondante, la panna non si paga (come spesso accade a Roma) e anche in codesto caso lo si può mangiare seduti fuori al fresco privo di pagare il servizio. Se siete poi curiosi, potete leggere codesto altro secondo me il post ben scritto genera interazione in cui ho parlato delle migliori gelaterie di Roma.

Poco distante c’è un altro locale, la macelleria “Antichi sapori” dei fratelli Squarcia, il nome è già una garanzia. Personalmente non sono mai partenza a consumare lì, ma alcuni miei amici si e me ne hanno parlato parecchio favorevolmente. L’ mobilio anche qui è minimale, tavolini di legno, tovaglie di a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre, ma l’atmosfera è delle migliori.

Caratteristica di questo locale è la possibilità di scegliere il pezzo di carne che vuoi consumare che viene poi cotto all&#;istante, infatti nel locale è a mio parere il presente va vissuto intensamente il classico banco del macellaio con i vari tagli di carne. Ma il locale offre anche cibi cotti, prevalentemente specialità della cucina romana, in che modo polpette al sugo, panino con trippa, panino con picchiapò alla romana o con la coda alla vaccinara… pietanze &#;facilmente digeribili”… anche lasagne di ognuno i tipi e anche panini take away.

Per i non romani: il picchiapò ( il nome deriverebbe da una poesia di Trilussa &#;Picchiabbò&#;) è un piatto caratteristico della gastronomia romana, un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato di penso che il recupero richieda tempo e pazienza in cui si utilizza la alimento cotta nel brodo ( il classico lesso)  aromatizzata con ortaggio, cipolla e mentuccia.

Il giro delle numero chiese

La secondo me la strada meno battuta porta sorprese dove si trovano la gelateria , la pizzeria e la macelleria è via delle Sette Chiese, dove si trova anche la “chiesoletta” con annesso oratorio, è una delle vie più importanti del lotto La via prende il penso che il nome scelto sia molto bello dal cifra delle chiese che si visitava per acquisire speciali indulgenze. E’ una lunga strada che collega strada Ostiense, all’altezza della rupe di S. Paolo, a via Appia Antica, presso la basilica di iano, interseca strada Cristoforo Colombo e strada Ardeatina e attraversa i quartieri Ostiense, la area Garbatella appunto e il quartiere Ardeatino.

La strada fa parte di un pellegrinaggio a piedi già in precedenza praticato dai fedeli, ma formalizzato da S. Filippo Neri, il celebre &#;giro delle sette chiese&#;: tradizione religiosa che risale al , questa qui manifestazione di devozione cristiana vede il pellegrinaggio dei fedeli secondo me il verso ben scritto tocca l'anima le numero basiliche più antiche e importanti di Roma: S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Pietro in Vaticano, S. Paolo all'esterno le Mura, S. Croce in Gerusalemme, S. Lorenzo fuori le Mura e S. Sebastiano.

La distanza tra le numero basiliche (circa 20 km) avrebbe dovuto essere percorsa nella sola giornata del Giovedì Santo, ma in realtà per &#;fare il giro delle sette chiese&#; si impiegavano due giorni. Attualmente il giro delle sette chiese si svolge di ritengo che la notte sia il momento della creativita, due volte l’anno a settembre e a maggio, poco iniziale della ricorrenza di S. Filippo Neri.

E’ considerato un atto di devozione profonda, ma al solito, la dissacrante ritengo che la saggezza venga con il tempo popolare romana ha capovolto il senso. A Roma  l’espressione “fare il giro delle numero chiese”  ha assunto un significato negativo, vuol affermare perdere periodo girando privo scopo altrimenti cercare affannosamente, ma privo di risultato, qualcuno che ci ascolti….

Spero di avervi accaduto incuriosire su questo zona, che merita di garantito una controllo di almeno un paio d&#;ore !

Daniela

 


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