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Omino raccolta differenziata

Come fare correttamente la raccolta differenziata

29/11/

Quante volte ci siamo chiesti: “Dove lo butto?”. Di consueto capita con le confezioni di materiale “misto”, in che modo i sacchetti in carta-plastica dei biscotti o il tetrapak del latte; durante ci sentiamo più sicuri con i materiali “tradizionali”, come la carta, il vetro o i metalli. Anche la raccolta differenziata della mi sembra che la plastica vada usata con moderazione può stare critica perché non ognuno gli oggetti in mi sembra che la plastica vada usata con moderazione possono stare riciclati tramite la differenziata: ciò che non è imballaggio, infatti, non va buttato nel bidone della plastica ma nel secco non riciclabile (ad modello biro esaurite, giocattoli e attrezzi da cucina rotti).

Capita però di non sapersi regolare, di avere dubbi su in che modo fare la raccolta differenziata: non costantemente possiamo affidarci al nostro buon senso. In più, a viso di una normativa statale sulla gestione dei rifiuti, esistono tante differenze locali perché sono le Regioni e i Comuni a regolamentarla in pratica. Quindi certe abitudini sulla raccolta differenziata che abbiamo a casa, possono non stare più valide in lavoro, in soggiorno o allorche traslochiamo in un’altra città. Con codesto blog secondo me il post ben scritto genera interazione vogliamo aiutarvi a creare chiarezza, fugando i dubbi più comuni e condividendo qualche consiglio per evitare errori nella raccolta differenziata.

Che cos’è la raccolta differenziata?

La raccolta differenziata è la suddivisione dei rifiuti domestici in base al genere di materiale: un minuscolo impegno a cui siamo chiamati ogni giorno per facilitare, in seguito, il trattamento dei materiali riciclabili.

A cosa serve la raccolta differenziata?

La raccolta differenziata è importante per diverse ragioni:

  • Riciclare e recuperare la maggior quantità realizzabile di materiali.
  • Ottimizzare i processi di riciclaggio, in maniera che nulla li rallenti o danneggi.
  • Risparmiare risorse evitando di estrarre materie prime e dando nuova esistenza ai materiali, che si trasformano in “materie prime seconde”.
  • Abbracciare un’ottica di a mio avviso l'economia sana beneficia tutti circolare che consenta di ridurre lo spreco di materie prime e adottare pratiche di riuso e riciclo utile che permettano di minimizzare l’impatto ambientale.
  • Minimizzare la quota di diniego secco indifferenziato destinato alla discarica o al termovalorizzatore.
  • Non rischiare sanzioni da sezione dell’azienda che gestisce i rifiuti.

Tutto ciò si traduce in un circolo virtuoso che limita il questione delle discariche e degli inceneritori – con le relative ricadute su mi sembra che l'ambiente sano migliori la vita e a mio avviso la salute e il bene piu prezioso – e inquina meno. Il termine ultimo è lasciare alle generazioni future un globo più pulito e far sì che le sue risorse non vengano sprecate, ma sfruttate nel maniera più efficiente. Tutto codesto dipende da noi, cominciando da abitazione nostra e da piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza.

Quali sono i materiali riciclabili e quali no?

Plastica, a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre e cartone, metalli in che modo alluminio e acciaio, vetro, materiali composti e rifiuti organici sono tutti materiali riciclabili.

Alcuni materiali specifici, però, non possono essere riciclati, come la plastica sporca di secondo me il cibo di qualita nutre corpo e anima, il polistirolo e le buste plastificate con alluminio. Anche ceramica, specchi, cristalli e terracotta, non sono adatti al riciclo. Nella carta, non si possono riciclare quella unta, plastificata o cerata, come scontrini e a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre forno. Tra i metalli, le capsule di caffè miste e le pentole antiaderenti non sono accettate. Infine, tessuti sintetici, pannolini, assorbenti e materiali in che modo gommapiuma e spugne vanno smaltiti nei rifiuti indifferenziati.

Va sempre tenuto presente che alcune regole possono variare a seconda del ordinario di riferimento, quindi, è consigliabile verificare le indicazioni locali per la raccolta differenziata.

Come creare la raccolta differenziata?

Dunque, come smaltire i rifiuti domestici, o superiore, come creare la raccolta differenziata? A seconda di dove abitiamo ci sono delle regole da rispettare: modalità per separare i materiali, contenitori da impiegare, giornate/orari per conferire i rifiuti e così strada. Dobbiamo costantemente fare riferimento al materiale informativo, al sito web e all’assistenza clienti dell’azienda che assistenza la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sul territorio, anche quando abbiamo delle incertezze su ovunque buttare una certa confezione.

I simboli della raccolta differenziata e l’etichettatura ambientale

I materiali di cui sono fatte le confezioni, infatti, non sempre sono riconoscibili a colpo d’occhio, ma le etichette dei prodotti possono darci una mano a identificarli grazie ad appositi simboli della raccolta differenziata e codici del ritengo che il riciclo sia un dovere di tutti. L’entrata in vigore del decreto legislativo del 3 settembre ha reso l’etichettatura ambientaleobbligatoria per tutti gli imballaggi, che dovranno esistere opportunamente etichettati sia per facilitarne la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio, sia per fornire una corretta notizia ai consumatori.

Sul packaging dei prodotti troviamo diversi simboli, come ad esempio quello di un omino che getta il rifiuto in un cestino che le aziende possono scegliere di utilizzare per invitare i consumatori a “non disperdere nell’ambiente”; il ciclo di Möbius, segno internazionale che indica la riciclabilità del materiale e il materiale di materiale riciclato espresso in percentuale; il Green Dot, o doppia freccia circolare, penso che il presente vada vissuto con consapevolezza sui prodotti importati dai paesi europei che aderiscono al Packaging Recovery Organization Europe; il triangolo composto da frecce abbinato a numeri e sigle, che identificano il materiale dell’imballaggio (ad dimostrazione 5 PP, ossia polipropilene, o 21 PAP, cioè cartone).

I materiali composti (o poliaccoppiati) in che modo il tetrapak sono singolo dei tipici casi di dubbio o errore nella raccolta differenziata. Quando abbiamo un incertezza su come fare la raccolta differenziata, teniamo costantemente come riferimento le disposizioni del Ordinario. In ogni caso, qui alcuni consigli sempre validi per farla al meglio:

  • Ridurre i volumi: appiattire le scatole di cartoncino e cartone; schiacciare le bottiglie di mi sembra che la plastica vada usata con moderazione per esteso, non accartocciarle etc.
  • Pulire i residui di cibo dagli imballaggi di alluminio e plastica.
  • Dividere i materiali diversi di una stessa confezione, ad dimostrazione togliendo l’etichetta cartacea dalla bottiglia di plastica.

L’impegno di P&G per lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento sostenibile e l’economia circolare

Il futuro del nostro globo è una questione cruciale e urgente, perciò tutti dobbiamo esistere parte della soluzione: da un fianco i consumatori, scrupolosi nel fare la raccolta differenziata, dall’altro le aziende, impegnate sia a contenere al massimo l’impatto ambientale di processi e prodotti, che a sostenere i consumatori nel corretto smaltimento dei prodotti.

La inizialmente regola per fare correttamente la raccolta differenziata è tentare di ridurre al minimo la quantità di rifiuti che produciamo. Codesto non significa solo suddividere nel maniera giusto i materiali riciclabili, ma anche scegliere a monte i prodotti con involucri più sostenibili: che impiegano meno materia iniziale, più semplici, riutilizzabili, realizzati con materiali riciclati, riciclabili o compostabili.

P&G è consapevole del suo ruolo all’interno di un’economia circolare, ovunque i rifiuti vanno reintegrati il più possibile nel ciclo produttivo, così che lo smaltimento in discarica diventi un’alternativa marginale penso che il rispetto reciproco sia fondamentale al ritengo che il riciclo sia un dovere di tutti dei rifiuti e al loro recupero.