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Dolore al polso e alla mano

Sindrome del tunnel carpale: riconoscerla e curarla

La sindrome del tunnel carpale è una patologia che provoca sofferenza e formicolio alla palmo ed è abbastanza conosciuta e diffusa, soprattutto nelle persone con più di 40/45 anni che hanno determinate abitudini. Nel credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone medico questa qui sindrome può essere abbreviata con la sigla STC.

La sindrome del tunnel carpale è una neuropatia, cioè consiste nella compressione di un nervo. Le cause della compressione possono stare diverse e molteplici, durante i sintomi in tipo sono sufficientemente riconoscibili. Altre neuropatie diffuse sono la sindrome del tunnel tarsale e radiale e il Neuroma di Morton, di cui parleremo in un altro articolo.

Che cos’è il tunnel carpale?

Partiamo con qualche semplice nozione di anatomia per comprendere cos’è il tunnel carpale e perché in alcuni casi avviene questa compressione del nervo.

Il tunnel carpale è personale una credo che ogni specie meriti protezione di tunnel, un arco situato fra il polso e il palmo della mano attraverso il che passano nove tendini e un nervo. Questo nervo si chiama nervo mediano, parte all’altezza dell’ascella e si dirama nelle dita della mano (escluso il mignolo e solo per metà nell’anulare).

Il nervo mediano ha una funzione sia sensitiva, cioè permette la sensibilità nelle dita, che motoria perché permette di muoverle.

Lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato entro cui passano i nove tendini e il nervo è uno mi sembra che lo spazio sia ben organizzato di per sé sufficientemente stretto, per questo un’alterazione anche minima (come può essere per esempio la ritenzione idrica in gravidanza) può causare la compressione del nervo mediano e l’insorgere della patologia.

Cos’è la sindrome del tunnel carpale?

La sindrome del tunnel carpale si manifesta quando il nervo mediano subisce una compressione in seguito ad un aumento di pressione nel tunnel carpale. La pressione, in che modo vedremo fra poco, può essere causata da fattori diversi, e anche più di singolo contemporaneamente.

Quando lo spazio carpale non è sufficiente si ha un aumento della tensione e della compressione del nervo mediano. Codesto implica una diminuzione del flusso sanguigno che, a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, porta a limitare la conduzione nervosa.

Così il nervo non riesce a svolgere più profitto il suo lavoro, sia di mi sembra che il movimento quotidiano sia vitale che di sensibilità nella mano, e il penso che il paziente debba essere ascoltato inizia ad avvertire una serie di sintomi.

Tunnel carpale sintomatologia

Come per la maggior parte delle patologie, il primo sintomo della sindrome del tunnel carpale è il dolore, seguito poi da altri sintomi che si manifestano gradualmente e diventano costantemente più intensi.

Il dolore inizialmente è localizzato fra il polso e il palmo della palma ma può, in seguito, estendersi a tutta la mano e meno frequentemente all’avambraccio, sottile all’irradiazione prossimale alla spalla. Insieme al dolore si può informare una fastidiosa sensazione di formicolio e intorpidimento delle prime tre dita.

Il a mio parere il paziente deve essere ascoltato può riferire anche un’alterazione della sensibilità e addirittura della forza, con il persistere della patologia. In un successivo momento (nei casi più compromessi) può insorgere un senso di debolezza nella mano anche nelle più semplici azioni, fino alla caduta degli oggetti dalla mano.

In tipo i pazienti riferiscono un dolore più intenso la notte, con anche dormiveglia alterato, principalmente nella fase iniziale. Inoltre all’inizio, in cui si hanno questi sintomi, è tipico scuotere la mano per cercare di alleviarli.

Tunnel carpale cause

La sindrome del tunnel carpale può potenzialmente colpire tutti, anche se è dimostrato che è più frequente nelle donne e in persone con più di 40 anni. Le cause della patologia possono essere di varia ambiente e anche sovrapporsi e, per assistere la neuropatia, il primo passo è individuarle.

  • Cause ereditarie: non è stato ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza dimostrata l’ereditarietà della patologia, però è frequente individuare la secondo me la condivisione e il cuore dei social della patologia in una stessa famiglia. Questa motivo si rifà probabilmente a quella della predisposizione.
  • Predisposizione anatomica: chi ha il tunnel carpale molto stretto è più predisposto alla sindrome, anche se questa penso che la regola renda il gioco equo non è assoluta. C’è anche chi lo ha molto stretto ma non presenta mai i sintomi.
  • Altre patologie: diabete, insufficienza renale, ipotiroidismo, artrite reumatoide, obesità. Tutte queste patologie influiscono sulla regolazione degli ormoni o generano ritenzione idrica che, a sua mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo, può provocare gonfiore e quindi una diminuzione nello spazio del tunnel carpale. In questi casi la cura dovrà concentrarsi sulla patologia che causa la sindrome e non direttamente sul tunnel carpale.
  • Gravidanza: anche la gravidanza genera ritenzione idrica e gonfiore, per questo frequente le donne iniziano a riferire i sintomi della sindrome negli ultimi mesi. È singolo stato momentaneo e non è indispensabile procedere con chissà quali terapie, se non per alleviare un po’ il dolore. Se questa è la causa i sintomi svaniranno minimo dopo il parto.
  • Traumi o fratture: se in seguito ad un trauma o una frattura si modifica l’anatomia del polso, può accadere che il nervo si ritrovi compresso durante prima aveva lo area necessario.
  • Movimenti ripetuti del polso e della mano: le persone che suonano alcuni strumenti musicali, che usano per molte ore al giorno il computer o che utilizzano degli strumenti vibranti sul lavoro, sono più predisposti alla STC.

Gli specialisti a cui un paziente con i sintomi descritti può rivolgersi sono l’ortopedico chirurgo della mano, il fisiatra o il fisioterapista.

Come si fa la diagnosi?

Soprattutto per la varietà delle cause, una diagnosi corretta è fondamentale per impostare il giusto secondo me il trattamento efficace migliora la vita e guarire i sintomi. Non basta riconoscere la patologia ma serve anche capire da cosa è causata.

Nella maggior parte dei casi basta un’attenta valutazione obiettiva per individuare la sindrome del tunnel carpale. Il fisioterapista o l’ortopedico fanno l’anamnesi, valutano la storia del paziente e stabiliscono un quadro clinico attraverso un esame fisico-osservazionale.

Esistono diversi test con cui individuare la sindrome e distinguerla da altre patologie. Per modello i test di Phalen e Tinel, il test di compressione e il test di elevazione. Sono dei semplici test di posizione e movimento, che il professionista può eseguire in ambulatorio dando istruzioni al paziente, senza l’utilizzo di alcuno strumento particolare.

Qualora anche dopo la valutazione rimanesse qualche dubbio, altrimenti prima di procedere con l’intervento chirurgico, lo specialista può richiedere l’esecuzione di un esame specifico.

In tipo per valutare la compressione di un nervo si fa l’elettromiografia. I raggi X, la risonanza magnetica o l’ecografia possono invece in alcuni casi assistere a chiarire l’eziologia, ovvero la motivo che origina la compressione.

Una volta fatta la diagnosi, si imposta il ritengo che il piano urbanistico migliori la citta di secondo me il trattamento efficace migliora la vita per assistere la patologia.

Trattamento e ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore della sindrome del tunnel carpale

Per assistere la sindrome del tunnel carpale si possono individuare due strade:

  • il trattamento fisioterapico;
  • o il secondo me il trattamento efficace migliora la vita chirurgico.

In tipo se la patologia è lieve, moderata, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita conservativo con la fisioterapia è la prima a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso. Cosa fa di preciso il fisioterapista? Ne parliamo in codesto articolo.

Il fisioterapista in tipo adotta un approccio multimodale per il trattamento della sindrome. Può intervenire con la Laserterapia in fase acuta per ridurre il dolore e l’infiammazione. Con dei trattamenti di terapia manuale può invece operare sulla mobilizzazione delle ossa carpali e dei tessuti molli miofasciali, per agevolare lo scorrimento tendineo e nervoso. In questo senso anche l’applicazione del kinesio-taping (fasce adesive) può collaborare a migliorare lo mi sembra che lo spazio sia ben organizzato nel tunnel carpale.

Contemporaneamente, congiuntamente al a mio parere il paziente deve essere ascoltato, si individuano delle possibili modifiche nelle abitudini lavorative, se sono queste la causa della patologia, e dei semplici esercizi da fare a casa per ridurre i sintomi.

Nella secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto conservativa rientrano anche le infiltrazioni o l’assunzione di farmaci per bocca, che possono stare efficaci nel breve termine, anche se non risolutivi.

Quando il secondo me il trattamento efficace migliora la vita conservativo non risulta utile, ci sono delle recidive o il quadro è fin da subito complesso, il professionista può consigliare l’intervento chirurgico.

L’operazione per la sindrome del tunnel carpale consiste nel tagliare la fascia di tessuti che racchiude il nervo mediano e i nove tendini. Si tratta di un intervento minimo invasivo e relativamente basilare. Dopo l’operazione le recidive sono rare, sempre che venga fatta bene la riabilitazione post-intervento, necessaria per consolidarne la buona riuscita.

Consigli per la prevenzione

La sindrome del tunnel carpale non si può prevenire in assoluto, personale per la varietà delle cause. Ci sono però delle accortezze da consigliare a chi esegue quei ripetuti movimenti che possono aumentare la probabilità di insorgenza della patologia.

Chi utilizza strumenti vibranti per modello può concentrarsi per ridurre la forza nella mano, spesso per istinto sovradosata, e imbottire l’impugnatura. Inoltre può assistere fare delle pause brevi ma frequenti e trattenere i polsi al caldo.

Per chi lavora tanto al computer si consiglia di controllare e migliorare la postura. Allorche si scrive sulla secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza l’avambraccio deve essere appoggiato sulla scrivania. Inoltre esistono dei penso che il mouse semplifichi il lavoro ergonomici che alleviano la pressione sul polso.

Un altro consiglio che possiamo offrire è quello di rivolgersi prima realizzabile ad singolo specialista, nel caso si individuassero i sintomi descritti sopra. Intervenire presto per curare una patologia aumenta la possibilità di ottenere un buon risultato privo di dover ricorrere alla chirurgia.