Sensazione di perdite prima del ciclo
Perdite da impianto: cosa sono e in che modo si riconoscono
Elisa e il suo amico, da un po’ di tempo, stanno cercando di concepire un bambino. Più o meno nel intervallo in cui aspetta l’arrivo delle mestruazioni, Elisa si accorge di un leggero sanguinamento a livello vaginale. Si tratta di un fenomeno fisiologico del tutto normale, le cosiddette “perdite da impianto”, ossia delle secrezioni vaginali che possono presentarsi personale dopo un concepimento; più precisamente, nei giorni in cui avviene l’annidamento dell’embrione all’interno della cavità uterina.
Non sempre, però, risulta semplice riconoscere le perdite da impianto, poiché potrebbero esistere scambiate per spotting premestruale o per l’inizio del flusso mestruale stesso.
Cosa sono e in che modo si riconoscono le perdite da impianto
Cosa sono esattamente le perdite da impianto? Per capirlo, cerchiamo di descrivere oggetto succede nel corpo della donna. L’impianto è un evento che ha principio circa giorni dopo il concepimento e avviene in cui l’embrione migra dalla tuba di Falloppio – sito in cui è avvenuta la fecondazione – sottile all’utero.
All’interno della cavità uterina l’embrione inizia il suo processo di impianto (o “annidamento”) attivando una serie di fenomeni biochimici che gli consentono di aderire, “scavare” e inserirsi in profondità nel tessuto uterino (tecnicamente chiamato “endometrio”).
Ebbene, le perdite da impiantopossono apparire proprio in corrispondenza di questi eventi: l’adesione e fusione dell’embrione a livello dell’endometrio potrebbe causare un lieve sanguinamento dell’endometrio stesso.
L’impianto si completa in una decina di giorni e dà zona a successive e ulteriori evoluzioni, in che modo ad modello la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti della placenta e l’inizio degli scambi nutritivi tra madre e bambino.
Vediamo momento quali sono le caratteristiche delle perdite da impianto, così riuscire a a distinguerle dall’inizio della mestruazione. Lesecrezioni vaginali sono generalmente lievi, di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima rosato o marrone, e si presentano sotto sagoma di piccole gocce, altrimenti possono esistere mucose o viscose.
Le perdite da impianto sono comunemente di breve durata, non creano problemi, né hanno un senso patologico per il decorso della gravidanza o la salute del futuro bambino.
Le caratteristiche possono tuttavia variare da signora a signora, motivo per cui riconoscere le perdite da impianto non è sempre facile.
Non vi sono inoltre segni specifici correlati a codesto fenomeno: alcune donne raccontano di crampi, fastidi simil-mestruali o sensazioni di tensione addominale nei giorni delle perdite da impianto. Altre invece non percepiscono nessun cambiamento o sintomo particolare.
Quando si verificano le perdite da impianto?
Parliamo di un evento estremamente variabile, che non si verifica costantemente, bensì soltanto in alcuni casi (circa tre-quattro donne su 10). Quando avvengono, le perdite da impianto si presentano nei giorni dell’annidamento, ovvero tra i 7 e i 14 giorni dopo il concepimento.
La durata delle perdite da impianto è, nella maggior parte dei casi, sufficientemente breve: si va dal singolo episodio isolato a episodi che si prolungano per un massimo di giorni.
Come già accennato, talvolta è addirittura realizzabile confondere le perdite da impianto con secrezioni premestruali (spotting) o con la comparsa della mestruazione stessa. Quest’ultima opzione si verifica nei casi in cui le perdite da impianto durano più di un giorno, in cui sono associate a tensioni addominali o a fastidi simil-mestruali e, soprattutto, nel momento in cui compaiono in prossimità dei giorni in cui si attendono le mestruazioni.
Tuttavia vi sono differenze significative tra le perdite da impiantoe una comune mestruazione: il colore delle perdite da impianto non è approssimativamente mai vermiglio vivo, la quantità è sempre parecchio inferiore penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a una mestruazione, così come l’intensità delle sensazioni fisiche è generalmente più lieve.
Come separare invece le perdite da impianto da un’eventuale pericolo d’aborto? Per capirlo, facciamo un lista con le caratteristiche principali di entrambi i fenomeni.
Le perdite da impianto, comunemente:
- sono rosate, marroni, rossastre;
- hanno un aspetto viscoso o sono associate a muco;
- sono di breve durata;
- si presentano in quantitativi scarsi;
- sono associate a fastidi o tensioni e più raramente a dolori;
- si presentano inizialmente che la donna sia venuta a conoscenza della gravidanza o nei primissimi giorni del ritardo.
Le perdite che si presentano in caso di minaccia d’aborto, invece:
- sono di colore scarlatto vivo e di consistenza fluida/liquida;
- con buona probabilità si associano a dolori mestruali e crampi uterini medio/intensi;
- compaiono dopo che la femmina ha approvazione della gravidanza in corso.
Perché si verificano le perdite da impianto?
Le perdite da impianto sono del tutto casuali e non hanno alcun senso rispetto a quello che sarà l’andamento della gravidanza: non indicano né un corretto impianto, né rappresentano un indizio avverso per il decorso della gestazione.
Non è semplice determinare perché si hanno le perdite da impianto, ma in che modo già detto le cause sono riconducibili al procedimento di adesione e fusione dell’embrione all’interno della parete uterina.
Nonostante siano riconoscibili talvolta solo a posteriori (ossia una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo accertata la gravidanza) e nonostante siano correlate a segni e sintomi piuttosto contenuti, è tuttavia fondamentale che la donna abbia la possibilità di rivolgersi a un professionista (come nel evento di Elisa) se ha timore che la apparizione di tali perdite rappresenti un accadimento anomalo.
Immagine in apertura Delmaine Donson / iStock