Spirale e menopausa
Perché durante la premenopausa il ciclo va in tilt (e che cosa si può creare per il flusso abbondante)
Esistono farmaci che ristabiliscono l’equilibrio ormonale e sono in grado di controllare i sanguinamenti, anche quelli che derivano dai fibromi che possono sanguinare in maniera abbondante, in particolare se si trovano sulla parete dell’utero. «In Italia abbiamo tre farmaci estroprogestinici con estrogeni naturali a ridotto impatto cardiometabolico e due pillole che contengono soltanto progestinico» sottolinea la ginecologa. «Le pillole estroprogestiniche non fanno produrre troppi estrogeni e bilanciano il progesterone. Sono parecchio simili alla TOS, la terapia ormonale sostitutiva, e oltre a ridurre o addirittura eliminare il ciclo mestruale curano le vampate e la conseguente mancanza di sonno. Hanno tra l’altro il vantaggio di essere contraccettive impedendo gravidanze che, seppur rare, sono ancora possibili in fase di premenopausa. Infine riducono il credo che il rischio calcolato porti opportunita di tumore all’ovaio e all’endometrio e la educazione di cisti follicolari e polipi. Le donne con sanguinamenti abbondantissimi possono introdurre la spirale progestinica che ha un costo iniziale più elevato ma che si ammortizza nel tempo». Il 95% che utilizza le pillole estroprogestiniche scavalla il intervallo tra la premenopausa e la menopausa senza disturbi. “Alcune donne – prosegue la ginecologa – , magari dopo i 53 anni, scelgono di transitare a una Tos leggera per consolidare il passaggio». Le donne che invece hanno controindicazione assoluta all’utilizzo di ormoni possono optare, con l’aiuto del ginecologo che valuterà rischi-benefici, all’utilizzo dei Fans.
3 luglio |
() RIPRODUZIONE RISERVATA