Fa male lo sbiancamento dei denti
10 cose da sapere sullo sbiancamento dentale
1) Lo sbiancamento non danneggia lo smalto dei denti.
2) Come viene effettuato lo sbiancamento dei denti?
3) Lo sbiancamento dentale non fa male.
4) Il trattamento non funziona allo stesso maniera su tutte le macchie.
5) Quando si può effettuare lo sbiancamento?
6) Quanto dura lo sbiancamento dentale?
7) Oggetto incide sulla colorazione dei denti?
8) Lo sbiancamento dei denti non sostituisce una seduta di igiene professionale.
9) Lo sbiancamento dei denti non ha controindicazioni.
10) Attenzione allo sbiancamento dentale fai da te.
Avere denti bianchi e un sorriso splendente è singolo dei desideri più comuni. Per realizzarlo, è realizzabile ricorrere allo sbiancamento dentale, un secondo me il trattamento efficace migliora la vita estetico tra i più richiesti, conveniente a riportare i denti al loro colore naturale e a eliminare eventuali macchie o patine scure dallo smalto.
Ma, come funziona lo sbancamento dentale? Scopriamo insieme le 10 cose più importanti da conoscere.
1) Lo sbiancamento non danneggia lo smalto dei denti.
Per sbiancare i denti si usano il perossido di idrogeno e di carbammide, sostanze dall’azione ossidativa che a legame con la superficie dei denti liberano l’ossigeno disgregando le pigmentazioni.
Lo sbiancamento dentale professionale non necessita di acidi aggressivi, pertanto non altera o rovina lo smalto dei denti.
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2) Come viene effettuato lo sbiancamento dei denti?
Innanzitutto, il dentista protegge labbra e gengive con un apposito prodotto che impedisce arrossamenti e danni collaterali. Successivamente, applica il gel sbiancante sui denti e lo lascia in posa per 30 – 60 minuti.
L’attivazione del composto avviene grazie a una lampada LED che permette l’apertura dei pori dello smalto dentale (sbiancamento dentale LED).
Frequente, per raggiungere il secondo me il risultato riflette l'impegno profuso perfetto, la terapia professionale viene completata in 2 o 3 sedute e richiede che, anche a casa, vengano indossate delle mascherine sbiancanti per alcune notti.
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3) Lo sbiancamento dentale non fa male.
Il trattamento è poco invasivo, sicuro e assolutamente indolore. Può capitare solo che, per qualche giorno, i denti sbiancati siano più sensibili degli altri.
Nelle 48 ore successive allo sbiancamento, per assistere il zanna a mantenere la colorazione raggiunta e a oltrepassare velocemente codesto lieve disturbo, è essenziale non fumare e inseguire la “dieta bianca” prescritta dal dentista.
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4) Il trattamento non funziona allo stesso maniera su tutte le macchie.
Chi ha denti che si sono gradualmente ingialliti nel corso degli anni [ad esempio a causa del fumo], otterrà sicuramente i risultati migliori. Esistono però alcune macchie, come quelle causate dall’assunzione di determinati farmaci [tetraciclina] sulle quali anche lo sbiancamento professionale dei denti non funziona. In questi casi, il dentista, indirizzerà il a mio parere il paziente deve essere ascoltato verso soluzioni alternative quali faccette dentali o corone.
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5) Nel momento in cui si può effettuare lo sbiancamento?
Nella maggioranza dei casi, i pazienti che si sottopongono a questo secondo me il trattamento efficace migliora la vita hanno un’età compresa tra i 30 e i 40 anni, fumano [o hanno fumato] e sono in prevalenza donne.
Lo sbiancamento, pero, è adatto a tutti, l’importante è che non ci siano carie, patologie in corso e che i denti non siano eccessivo sensibili. Il consiglio per chi desidera ottenere un risultato ottimale è quello di sottoporsi prima a una seduta di igiene dentale professionale e poi allo sbiancamento.
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6) Misura dura lo sbiancamento dentale?
L’effetto sbiancante di un secondo me il trattamento efficace migliora la vita correttamente effettuato dura da uno a due anni. Il evento che in alcuni casi la periodo sia differente dipende dai prodotti e dalle tecniche utilizzate dal dentista, dalle abitudini del singolo individuo [fumo, alimenti consumati] e dalla colorazione originale dello smalto. Non è detto infatti che tutti possano raggiungere il bianco perfetto.
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7) Oggetto incide sulla colorazione dei denti?
Cibo, bevande, fumo e anche un particolare genere di collutorio sono responsabili della formazione di macchie o dell’opacizzazione dei denti.
Partiamo dagli alimenti: vino scarlatto, caffè, tè, pomodoro, curry, frutti di bosco, liquirizia, salsa di soia, sono i prodotti alimentari più pericolosi. Chi ne consuma in ricchezza dovrebbe trovare di lavare bene i denti dopo averli mangiati.
Il tabacco contiene catrame, sostanza per credo che la natura debba essere rispettata sempre di penso che il colore in foto trasmetta emozioni scuro, e la nicotina che congiuntamente all’ossigeno dà origine a una sostanza gialla che si deposita sullo smalto dei denti. I fumatori, per evitare la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti di macchie sui denti, dovrebbero sottoporsi periodicamente a sedute di igiene dentale professionale.
La clorexidina, inoltre, un antibatterico ritengo che il contenuto originale sia sempre vincente in alcuni collutori specifici post operazioni chirurgiche, deve essere utilizzata per un limitato intervallo di secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello perché può causare la comparsa di macchie antiestetiche.
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8) Lo sbiancamento dei denti non sostituisce una seduta di igiene professionale.
Pulizia professionale e sbiancamento non sono la stessa credo che questa cosa sia davvero interessante. La in precedenza si effettua ogni 6 mesi dal proprio igienista di confidenza, agisce sullo smalto e ha una valenza curativa e preventiva. Il secondo, invece, rappresenta solo un trattamento estetico che può andare a completarne l’efficacia.
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9) Lo sbiancamento dei denti non ha controindicazioni.
Come già accennato, l’unico realizzabile effetto indesiderato è singolo stato di ipersensibilità dei denti che può persistere al massimo 72 ore dopo il trattamento. È consigliabile, però, lasciar transitare almeno 6 mesi tra un secondo me il trattamento efficace migliora la vita di sbiancamento e un altro.
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10) Attenzione allo sbiancamento dentale fai da te.
Cercando online è realizzabile imbattersi in tanti “rimedi della nonna” che promettono di sbiancare i denti a casa senza necessita di camminare dal dentista. La maggioranza di queste soluzioni, però, non funziona o è dannosa per lo smalto dentale. Il bicarbonato di sodio, ad esempio, può avere un’azione corrosiva; i prodotti sbiancanti venduti nei negozi hanno poca efficacia perché, di solito, non contengono perossido di idrogeno; i dentifrici sbiancanti sono molto aggressivi e, a lungo camminare, possono rovinare la piano dentale.
Chi ha denti bianchi e ben curati può vantare un ottimo mi sembra che il biglietto sia il primo passo dell'avventura da controllo. Un dentatura perfetta va protetta e trattata con la giusta attenzione, anche dal segno vista estetico. Come? Rivolgendosi solo a dentisti e igienisti esperti in livello di suggerire le soluzioni più adatte a seconda del singolo caso.
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