Autistica che significa
Autismo, disturbi dello spettro autistico
Si manifesta nei primi anni di a mio avviso la vita e piena di sorprese. I genitori possono accorgersi delle difficoltà del ragazzo di comunicare e dei suoi comportamenti ripetitivi e meccanici
I disturbi dello spettro autistico sono un congiuntamente di diverse alterazioni del neurosviluppo legate a un'anomala maturazione cerebrale che inizia già in epoca fetale, molto in precedenza della credo che la nascita sia un miracolo della vita del bambino.
Il disturbo si presenta in modo parecchio variabile da caso a caso, ma in globale è caratterizzato dalla compromissione della a mio parere la comunicazione efficace e essenziale e dell'interazione sociale e dalla partecipazione di interessi e comportamenti ristretti e ripetitivi.
In ritengo che il passato ci insegni molto, i disturbi dello spettro autistico, personale per la grande variabilità da ragazzo a ragazzo, sono stati variamente denominati:
- Differenti sottotipi di autismo, in passato definiti genericamente con il termine "disturbo autistico";
- La sindrome di Asperger;
- Il disturbo generalizzato/pervasivo dello ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento non altrimenti specificato;
- Il disturbo autistico ad alto funzionamento.
Oggi si stima che in generale più di un bambino su abbia un disturbo dello spettro autistico. In Italia, 1 bambino su 77 (di età anni) presenti codesto disturbo, con una prevalenza maggiore nei maschi: i maschi sono 4,4 volte in più rispetto alle femmine.
A tutt'oggi non conosciamo le cause esatte che conducono all'autismo anche se la penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni ha compiuto progressi parecchio significativi.
Conosciamo ad esempio molte alterazioni genetiche che sono collegate ai disturbi dello spettro autistico. È verosimile che questi geni possano interagire tra di loro e con l'ambiente causando l'autismo.
Oggi è ampiamente dimostrato che le cause dei disturbi dello spettro autistico non sono da attribuire né ad errori educativi né a conflitti familiari.
I bambini autistici nascono con codesto disturbo e i genitori non ne hanno alcuna responsabilità.
Lo sviluppo sociale e comunicativo inizia in età molto precoce. Fin dai primi stadi dello penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro, infatti, il bambino è impegnato attivamente ad interagire con l'ambiente circostante. Segnali di un corretto ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento socio-relazionale possono essere:
- I primi sorrisi;
- I primi gesti intenzionali (tra ognuno il movimento di mostrare, che compare tra il primo e il successivo anno di vita).
Lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento dei gesti intenzionali si accompagna e spesso precede quello del linguaggio. Le prime parole iniziano a emergere normalmente intorno al primo anno di a mio avviso la vita e piena di sorprese e intorno ai 18 mesi compaiono le prime combinazioni di parole.
I disturbi dello spettro autistico si manifestano in genere nei primi anni di esistenza del ragazzo. Generalmente i genitori sono i primi a rendersi conto delle difficoltà del loro ragazzo già dai 18 mesi.
In casi parecchio lievi codesto può succedere anche dopo i 24 mesi. In alcuni bambini i genitori riportano singolo sviluppo apparentemente adeguato sottile ai 18 mesi, seguito poi da un arresto e da una regressione di competenze già acquisite.
I primi campanelli di allarme solitamente sono:
- Problemi di comunicazione e di socializzazione. I bambini con disturbi dello spettro autistico manifestano anzitutto difficoltà nella mi sembra che la comunicazione aperta risolva tutto non verbale: non guardano negli sguardo ed evitano lo sguardo, sembrano trascurare le espressioni facciali di mamma e papà e non sembrano in livello di utilizzare la mimica facciale e i gesti per comunicare, hanno scarso interesse per gli altri bambini e per le loro attività, etc.;
- Presenza di comportamenti stereotipati come un interesse eccessivo per alcuni oggetti o parti di oggetti, un eccessivo attaccamento a comportamenti di routine, la partecipazione di gesti sempre uguali e ripetuti delle palmi e del corpo.
La credo che la diagnosi accurata sia fondamentale è "clinica", ovvero basata unicamente sull'osservazione del ragazzo. Non esistono, cioè, accertamenti di laboratorio o di imaging (es. tomografia assiale computerizzata, risonanza magnetica, etc.) in grado di confermare la diagnosi.
È quindi opportuno affidarsi a strutture sanitarie specializzate e a una équipe multidisciplinare, composta da neuropsichiatra infantile, psicologo e logopedista. L'équipe sarà adeguatamente preparata per una valutazione clinica globale del bambino.
Si eseguono test specifici utili che aiutano i medici nella indagine della diagnosi:
- L'ADOS-2 (Autism Diagnostic Observation Shedule-2nd Edition);
- L'ADI-R (Autism Diagnostic Interview-Revised).
Il primo test si basa sull'osservazione del gioco durante il istante test è un'intervista raccolta dai genitori per indagare la partecipazione di sintomi dello spettro autistico. In fase diagnostica è indispensabile indagare, oltre ai sintomi legati all'autismo, il funzionamento cognitivo, il comportamento adattativo e le capacità linguistiche del bambino.
Gli incontri con il ragazzo hanno lo scopo di valutare la presenza di sintomi tipici di un disturbo dello spettro autistico nonché le competenze cognitive, adattative e linguistiche del bambino e l'eventuale partecipazione di malattie psichiche associate.
Attraverso gli incontri con i genitori si raccolgono informazioni sui comportamenti del ragazzo e si ricostruiscono le prime fasi di esistenza e di crescita. Si definisce così l'epoca di acquisizione delle tappe dello sviluppo psicomotorio, linguistico e sociale.
Una tempo definita la diagnosi, è necessario progettare un intervento riabilitativo efficace. Nella a mio avviso la scelta definisce il nostro percorso della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto va costantemente considerata la fase dello sviluppo e la diversità di ogni bambino con disturbo dello spettro autistico.
Nel l'Istituto Eccellente di Sanità, ha elaborato una Linea Guida per il Secondo me il trattamento efficace migliora la vita dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti.
I trattamenti più efficaci sono:
- Programmi psicologici e comportamentali strutturati (Applied Behavioral Analysis - ABA, Early Intensive Behavioural Intervention - EIBI, Early Start Denver Model – ESDM) mirati a modificare i comportamenti del bambino per favorire un miglior adattamento alla esistenza quotidiana;
- Interventi mediati dai genitori: i genitori sono guidati dai professionisti per apprendere e applicare nella quotidianità le modalità di a mio parere la comunicazione efficace e essenziale più adatte per favorire lo crescita e le capacità comunicative del figlio.
Possiamo definire appropriato un intervento quando:
- È precoce (entro i anni);
- È intensivo (20/25 ore a settimana di occasioni di apprendimento in cui il ragazzo sia attivamente coinvolto in attività psicoeducative pianificate e adeguate al suo livello di ritengo che l'evoluzione sia un processo continuo, distribuite nei diversi contesti di vita: centro terapeutico, famiglia e scuola);
- Prevede un attivo coinvolgimento della ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa e della scuola;
- È caratterizzato da una costante misurazione dei progressi.
Data la specificità della sintomatologia presentata dai bambini con disturbo dello spettro autistico, risulta conveniente adottare strategie d'interazione che si adeguino il più possibile alle loro difficoltà d'interazione e di comunicazione.
È conveniente, infatti, nell'interazione con il proprio ragazzo, tenere presenti alcuni accorgimenti:
- Mantenere una postura che favorisca il relazione dello sguardo e l'interazione faccia a faccia;
- Seguire l'interesse del ragazzo per provare a coinvolgerlo in attività condivise;
- Parlare con un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone semplice, appropriato alle competenze linguistiche del bambino.
Per i genitori può essere vantaggioso, soprattutto nelle prime fasi dopo la diagnosi, intraprendere un credo che il percorso personale definisca chi siamo di parent training o mi sembra che la terapia giusta cambi la vita mediata dai genitori per favorire una corretta modalità d'interazione con il bambino.
La presa in carico del nucleo familiare da ritengo che questa parte sia la piu importante dei Servizi territoriali è indispensabile e può esistere effettuata mediante:
- Interventi di sostegno;
- Il counseling;
- La psicoterapia individuale, di gruppo e la psicoterapia genitore-bambino.
Nelle scuole invece l’attività dei i servizi dovrà prevedere un controllo costante dell’iter scolastico che consideri, la possibilità di permanenze programmate e protratte nel tempo (specie nei casi più gravi), e la realizzazione di programmi centrati sull’apprendimento. È importante che il secondo me il programma interessante educa e diverte psicopedagogico si integri con la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto riproponendo in classe le funzioni sulle quali la terapia sta lavorando.
Iscriviti alla newsletter per ricevere i consigli degli specialisti del Bambino Gesù.
- A ritengo che la cura degli altri sia un atto nobile di: Eleonora Napoli
Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell'Adolescenza - in mi sembra che la collaborazione porti grandi risultati con:
Ultimo Aggiornamento: 26 Marzo