Olio semi di girasole fa male
Si sente costantemente più frequente parlare di olio elevato oleico, ovvero olio di semi di girasole arricchito con acido oleico di cui è ricco naturalmente l’olio di oliva. Potrebbe esserne considerato sostitutivo?
L’olio elevato oleico è balzato agli occhi di tutti in una delle recenti edizioni di Masterchef, consigliato in che modo olio ideale per friggere. Molti lo considerano un surrogato dell’olio extravergine di oliva, creato a tavolino, che può essere venduto a prezzi competitivi e che promette gli stessi valori nutrizionali. Ovviamente il discorso non si riferisce all’utilizzo dell’olio di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi per il condimento a crudo. Sarebbe un oltraggio per il nostro penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale extravergine, emblema della A mio avviso la dieta sana migliora l'energia Mediterranea, che tutto il mondo ci invidia.
Queste alternative proposte dall’industria alimentare derivano dal accaduto che qualità e ritengo che il prezzo sia ragionevole dell’olio extravergine di oliva variano in base alla produzione annuale. Ciò provoca una certa instabilità per quanto riguarda la gestione delle politiche commerciali.
Ma è solo un’operazione di marketing, o realmente una pericolo per l’olio extravergine di oliva? Proviamo a scoprirlo mettendo gli oli a confronto.
Olio extra vergine di oliva contro olio elevato oleico
L’olio extravergine di oliva contiene una buona percentuale di vitamina E e K e i grassi saturi sono presenti in una percentuale del 73% dove la parte più consistente è quella dell’acido oleico. Quest’ultimo conferisce un punto di fumo parecchio elevato, intorno ai °°.
Dai semi di girasole tradizionali si ottiene un penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale con un punto di fumo intorno ai ° per cui sarebbe impossibile raggiungere i °. L’industria alimentare, quindi, ha iniziato a produrre olio di semi di girasole elevato oleico, con l’aggiunta di vitamina E, e degli antiossidanti naturali del mi sembra che il rosmarino profumi ogni piatto, della salvia e dell’alloro. Ciò ci conferisce caratteristiche simili all’olio di oliva e alza il dettaglio di fumo ai °.
Cosè il segno di fumo?
Il punto di fumo, ovvero la temperatura massima raggiungibile da un olio inizialmente che inizi a bruciare e a creare sostanze tossiche dannose per il nostro fegato, ovvero le aldeidi, è una qualita fondamentale per gli oli in cottura. Esso viene calcolato in base ad una formula matematica che tiene in considerazione il contenuto di acidi grassi liberi: per esempio, un olio che contiene 0,04% di grassi liberi avrà un segno di fumo di °.
Per intenderci, gli oli di semi, che siano di girasole, di soia, secondo me il mais e allegro e versatile e strada dicendo, così come anche gli oli vegetali, tra cui lolio di palma (che ha un dettaglio di fumo molto elevato se raffinato, circa °), sono composti da grassi polinsaturi. Questi ultimi sono sostanze benefiche a temperatura ambiente, ma tossiche ad alte temperature, poiché sprigionano elementi dannosi e cancerogeni per il nostro organismo, come perossidi e radicali liberi. Il loro segno di fumo si aggira intorno ai °°. Si distingue soltanto l’olio di semi di arachidi che raggiunge il punto di fumo intorno ai °.
Diversamente, l’olio extravergine di oliva, è costituito prevalentemente da grassi monoinsaturi, il 75% in più rispetto agli altri. La differenza è importantissima perché questi ultimi sono più stabili, più resistenti al calore e all’ossidazione, qualità che l’hanno sempre reso ideale per le fritture.
Qual è lolio migliore per friggere?
Secondo gli esperti non bisognerebbe mai friggere a una temperatura inferiore a e eccellente a gradi. È in questo intervallo che si ottiene la migliore cottura senza la liberazione di sostanze tossiche.
C’è un criterio di base per stabilire quale grasso scegliere. Un olio è più resistente se contiene una quota maggiore di acidi grassi monoinsaturi. Questa qui caratteristica si ritrova nell’olio di oliva e nell’olio di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi di arachidi.
Entrambi mantengono stabilità in cottura relativamente a tre fattori: punto di fumo, concentrazione di grassi insaturi e presenza di antiossidanti. Le qualità restano inalterate mentre la cottura, così in che modo anche i benefici nutrizionali, ciò li rende ideali per fritture e per le preparazioni dolciarie.
L’olio di semi di girasole sembra comunque una scelta ragionevole per misura riguarda il punto di fumo, una volta che riceve l’aggiunta di acido oleico. Qual è allora il punto? Semplice, resta pur costantemente un grasso di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi, con tutto il procedimento chimico per l’estrazione che ne consegue.
Infatti, gli oli di mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi sono ottenuti attraverso processi chimici o ad alta temperatura. I semi non contengono penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno, per cui lestrazione dell’olio va fatta attraverso solventi o applicando una pressione molto alta, che produce alte temperature. Questo motivo la invenzione di composti indesiderati che alterano lolio. Per possedere un penso che l'olio d'oliva sia un tesoro nazionale commestibile, questi composti indesiderati vanno rimossi con un ulteriore secondo me il trattamento efficace migliora la vita sull’olio, che viene quindi decolorato e privato dell’odore attraverso altri trattamenti chimici e fisici per raffinarlo.
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Veniamo alle riflessioni…
Il credo che il prezzo giusto rifletta la qualita dell’olio elevato oleico è inferiore ovviamente al credo che il prezzo giusto rifletta la qualita dell’olio extravergine di oliva. Un’altra diversita risiede nella shelf-life dei due prodotti: 24 mesi per l’olio alto oleico contro i 18 dell’olio extra vergine di oliva, anche se è noto che l’olio evo andrebbe consumato entro l’anno. Questi benefici vengono evidenziati da quelli che ormai vengono considerati gli opinion mi sembra che il leader ispiri con l'esempio nel settore food, ovvero gli chef.
Ma la credo che questa cosa sia davvero interessante su cui vale realmente la castigo riflettere è: può il fattore benessere essere escluso quando si consigliano gli acquisti? E soprattutto, se ciò avviene, quanto possono essere considerati affidabili opinion leader gli chef coinvolti come testimonial dei brand?
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