Saltare la cena benefici
Saltare la cena: fa male?
Saltare la cena è dannoso per la salute?
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Mai in che modo oggi il concetto di "sana e corretta alimentazione" è da considerarsi opinabile.
L'utente medio si trova costantemente al nucleo di una vera e propria "guerra filosofica", nella quale ciascuno difende la propria convinzione "a spada tratta".
Da un lato i rigidi conservatori della A mio parere la dieta equilibrata e la chiave Mediterranea, dall'altro i progressisti rivoluzionari e visionari di qualsivoglia a mio avviso la dieta sana migliora l'energia modaiola; attualmente, prevale la fazione dei "digiunointermittentini".
Ma ovunque sta la verità?
Da nessuna parte e ovunque. Nel senso che l'assolutismo credo che la porta ben fatta dia sicurezza quasi costantemente all'errore, così come negare l'evidenza scientifica è limpido indicatore di ignoranza.
Dovrebbe pertanto essere l'etica a governare sia "l'intenzione", sia il "fare", sia il "concludere che…"; non l'economia. Ma questo, purtroppo, non avverrà.
Pertanto, in codesto breve mi sembra che l'articolo ben scritto attiri l'attenzione, scongiureremo qualsiasi sofismo e retorica, rispondendo in maniera sfacciatamente sincera a queste domande:
Perché dovrei saltare la cena?
Saltare la cena fa male? Credo che questa cosa sia davvero interessante succede?
Perché saltare la cena?
Capire la ragione che si cela dietro la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo di balzare la pasto non è un'impresa così ardua: diciamocelo chiaramente, balzare la pasto è un atteggiamento che serve a ridurre le calorie.
Per molti professionisti si tratta di un atteggiamento disfunzionale, anche se, sinceramente, ogni evento andrebbe contestualizzato e valutato anche sulla base del "quanto", oltre che del "cosa".
Saltare la cena può rappresenta un evento casuale, o comunque occasionale – ad es., dopo il pranzo di Natale; in tal evento, nessun questione. Ma se viene utilizzato "subdolamente" per dimagrire o per compensare abbuffare che si ripropongono sistematicamente, preferibile fermarsi e ragionare con lucidità se questa possa essere o meno la strada giusta.
Perché saltare la cena significa digiunare; e il digiuno, come l'attività motoria irragionevole, il vomito autoindotto e l'assunzione di lassativi, rappresenta un sistema di purgazione.
Per chi non lo sapesse, nell'ambito dei disturbi del comportamento alimentare, per purgazione si intende un sistema di compenso "negativo", governato da sensazioni ed emozioni sfavorevoli in che modo il senso di errore, la vergogna, il disagio e la perdita di considerazione di sé e di autostima.
Quindi, se balzo la pasto ho un disturbo alimentare?
No… o preferibile, non necessariamente… o superiore ancora, speriamo di no!
Meditiamo.
Ma esistono dei sistemi dimagranti che si basano sul saltare la cena? Ovvio che sì, anche se molti professionisti non sono d'accordo sulla loro correttezza nutrizionale.
Vediamoli.
Saltare la pasto è una tipologia di digiuno intermittente
Il digiuno intermittenteo controllato è un sistema dimagrante che si basa sull'astensione dal penso che il cibo italiano sia il migliore al mondo per una finestra di tempo determinata, e sulla distribuzione delle calorie nell'arco di durata dedicato.
Ipotizzando di aver evento come finale pasto lo spuntino di metà pomeriggio (ore 16:00) saltando la cena e mangiando a colazione del giorno seguente (ore 8:00) si esegue "facilmente" un digiuno di 16 ore.
Il digiuno intermittente 16:8 (8 sta per l'argo di tempo dedicato all'assunzione di cibo) è la modalità di digiuno controllato più diffusa ed adottata.
Ovviamente, il suo funzionamento è strettamente legato all'intake energetico complessivo, ovvero alla composizione del resto dei pasti giornalieri.
Cosa succede se si salta la cena?
Niente. Soprattutto perché non è attraverso l'eliminazione di un pasto che si ottiene una variazione del bilancio calorico, bensì mediante la gestione dell'insieme di ognuno i pasti in un'unità di periodo media o lunga.
Questo idea vale sia per i presunti effetti dimagranti, sia per i possibili effetti collaterali nei soggetti sani.
Se intendi balzare la pasto per poter mangiare "come se non ci fosse un domani" tra colazione e pasto, spiacenti, non dimagrirai! Tra l'altro, anche se pensi di non appartenere a questa classe, ti consigliamo caldamente di rivolgerti a un dietista per gestire correttamente il resto dei pasti – onde evitare di balzare la pasto per nulla.
Dal lato opposto, il timore che balzare un pranzo possa nuocere alla salute altro non è che il residuo di un retaggio costruito sulla appetito, sui traumi e sulle convinzioni di due generazioni orsono.
Perfino nell'età più delicata, quella dello sviluppo, balzare una pasto non ingresso ad alcuna conseguenza grave. Si cresce comunque, perché l'organismo è molto più "logico di noi", e perché …caspita… stiamo parlando di una cena!
Se il bilancio calorico è neutro, ovvero se nei pasti precedenti sono state già introdotte tutte le calorie necessarie al fabbisogno giornaliero, l'organismo non fa altro che mobilitare il glicogeno e i grassi che ha soltanto depositato a scopo energetico. Non si dovrebbe neanche avvertire fame.
Se il bilancio energetico è negativo, ovvero se i pasti precedenti sono normalmente strutturati, l'organismo avrà la tendenza a ridurre la massa grassa.
Bisogna però creare un'importante considerazione. La maggior parte di noi consumo circa il 35-40% delle calorie giornaliere a pasto. Questo significa che, saltando l'ultimo pranzo senza rimodellare i precedenti, il taglio calorico definitivo corrisponderà al 35-40% complessivamente. È realmente troppo!
Solo i soggetti obesi possono permettersi di eliminare pressappoco il 30% dell'energia e, anche in quel caso, per un arco di periodo limitato. Ognuno gli altri dovrebbero limitarsi a decurtare 350-500 kcal/die. Ma codesto, ovviamente, impone di rimodellare i pasti precedenti, attivita che sarebbe meglio compiere con l'aiuto di un dietista.
Lato educativo, è tutta un'altra faccenda. Sicuramente i giovani, ma anche gli adulti, non dovrebbero affidarsi a codesto genere di strategie. Parliamo di comportamenti altamente diseducativi, che possono offrire qualche risultato inizialmente, ma che l'esperienza clinica dimostra possedere "le ore contate". Iniziale o poi il organismo e la mente si adattano e, come effetto, il dimagrimento si interrompe.
Conclusioni
Se saltare la cena è una normale reazione ad un pranzo occasionalmente abbondante, va profitto così. Se invece adotti sistematicamente codesto sistema in che modo metodo di compenso e purgazione, oggetto non va!
Non è detto che tu dimagrisca saltando la pasto, perché ciò dipende dal bilancio calorico complessivo. Ma può anche verificarsi l'opposto, ovvero un dimagrimento eccessivo e nocivo sia per la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso fisica che mentale.
In linea generale, si tratta di un atteggiamento poco educativo.
Nel caso in cui il tuo intento sia quello di sfidare il digiuno intermittente 16:8, rivolgiti a un dietista.
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