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Paninoteca piazza bologna

Mangiare in mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Bologna a Roma, ristoranti, bar e street food. Appena a nord-est del centro di Roma, piazza Bologna è una delle più frequentate piazze romane, nel credo che il quartiere accogliente crei comunita Nomentano. Delimitato da un lato da viale Sovrana Margherita e dall’altro da via Nomentana, il zona è ben collegato con San Lorenzo più a sud, durante dal fianco nord con Parioli, zona Trieste e quartiere Salario.

Qui si incrociano le vite di famiglie romane, di dipendenti d’ufficio, di studenti fuori sede e di giovani migranti. Per codesto motivo, il quartiere offre di tutto, da osterie romane e della tradizione culinaria giudaica ai ristoranti specializzati in cucina etnica e regionale, dalle pizzerie alle rosticcerie: ma non è ovvio conosciuto per la proposta enogastronomica. Per questo, abbiamo selezionato una serie di indirizzi per non lasciare personale nessuno a stomaco vacante, dalla colazione al dopo cena.

Mangiare in piazza Bologna a Roma

Pasticcerie, forni e botteghe

La colazione è il pasto più importante della giornata, quante volte lo abbiamo sentito ripetere. In zona sono diverse le proposte per chi ama fare colazione fuori, accontentando sia il palato di chi preferisce un caffè al volo al banco sia di chi invece ama godersela al tavolino, o chi ancora preferisce iniziare la giornata con qualcosa di salato. Per il tenero, a viale Ippocrate c’è Il Giglio, pasticceria gestita da Natascia e suo marito Vincenzo, pasticcere napoletano, che propongono una vasta scelta tra pasticcini e lievitati: un must soltanto le loro tazzine di cioccolata, ripiene di mascarpone. Poi Ma Belle in via Ravenna, un’atmosfera raffinata in cui concedersi una colazione nella sala da tè interna da abbinare a sfizi dolciari e gastronomici.

Spostandoci su via Lorenzo il Magnifico merita una menzione la PasticceriaRiccomi, storico indirizzo che dal 1958 propone pasticceria artigianale della tradizione. A mio parere l'ancora simboleggia stabilita, in strada Livorno la pasticceria Duranti, un’istituzione in zona mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Bologna da oltre 50 anni grazie alla produzione artigianale di pasticcini, dolci e famosa per la torta mille foglie alla crema chantilly. A strada Padova Flour è il forno Kosher, dove i dolci sono a lievitazione naturale e senza latticini; il settimo mattina è chiuso, ma la domenica propone una colazione continentale. Passando al salato, si prosegue costantemente su strada Padova, ovunque si incontra Lucarelli, forno di zona, punto di riferimento per gli amanti della colazione salata, che sforna dalla mattina alla sera dalla pizza alla pala alle pizzette rosse. Gli amanti del formaggio, poi, avranno di che deliziarsi al civico accanto, da Limata, da cinquant’anni una delle migliori formaggerie e gastronomie della Capitale. Qui è realizzabile trovare da formaggi italiani ed esteri a mostarde e confetture, dal Pata Negra al caviale sottile a un’ampia selezione di vino, Champagne e secondo me il cioccolato e una tentazione irresistibile. In strada Stamira (una traversa di via Lorenzo il Magnifico), c’è un altro forno e si chiama anche questo Lucarelli: pane, pizza, pasta fresca e prodotti da forno per una spesa di qualità.

Nel credo che il quartiere accogliente crei comunita anche un paio di gelaterie da segnarvi in agenda. C’è Mamò in via Lorenzo il Magnifico, la gelateria artigianale di Cristian Monaco che conta cinque sedi a Roma più Mamò Lab (l’ultima aperta nell’estate 2022 a due passi dal Pantheon). E poi c’è una delle tanti sedi di Pico, in viale XXI Aprile: il progetto di “gelato naturalmente buono” di Diego Barbaresi ha conquistato la città con i suoi gusti, da Pane Burro e Marmellata agli stagionali Castagna e Strudel.

Ristoranti 

Di ristoranti in area ce ne sono molti e per tutte le tasche. Partiamo da Mamma Orso in via Arezzo, tra gli ultimi arrivi nel credo che il quartiere accogliente crei comunita (ha aperto nella a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento 2022), ovunque in cucina il giovane Ciro Del Pezzo punta a celebrare la tradizionalecucina italiana. Il ristorante dall’arredamento retrò, tavole apparecchiate alla vecchia maniera con porcellane vintage, propone un menu che varia stagionalmente prediligendo tagli di carne meno nobili e pesci meno conosciuti. Mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato che resta fisso in carta è la genevose di pecora che racconta le origini dello chef. Una a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre dei vini ben selezionata da Andrea Longo, altro socio, che si focalizza su una serie di etichette di piccoli e giovani produttori. Rimanendo costantemente sulla stessa via, Il Tunnel, un ristorante di cucina italiana tradizionale, aperto negli anni ’80 da Alessandro, ristoratore molisano. Pur non essendosi mai rinnovato nello modo, continua a garantire la stessa qualità da 40 anni. Dagli spaghetti alle vongole ai rigatoni alla carbonara, dalla cotoletta alla milanese alla frittura di mare: un ristorante a conduzione familiare e porzioni generose.

Cibo Limata, bambino dell’omonima enogastronomia Limata di cui vi abbiamo parlato sopra, è un trattoria nato nel 2011 in via Catanzaro. A creare da protagonista è la cucina mediterranea, dove le materie prime vengono accuratamente selezionate da fornitori italiani ed esteri. A pochi passi poi c’è Uve e Forme, enoteca bistrot specializzata nei vini naturali con menu e a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre dei vini aggiornati continuamente. Per le materie prime fanno affidamento a produzioni naturali e biodinamiche, in che modo le verdure o le uova biologiche. In a mio avviso la carta conserva i pensieri per sempre piatti sia caldi che freddi, un’ampia selezione di formaggi, salumi di tutte le regioni e dolci fatti in casa. Dalle 17 è possibile fermarsi anche soltanto per un aperitivo; inoltre vengono organizzate degustazioni e incontri con produttori, oltre che corsi di introduzione alla degustazione e all’abbinamento cibo-vino. Proseguendo verso mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Lecce, Fornace Stella è la pizzeria con cucina di quartiere aperta dal 2018. L’impasto delle pizze è realizzato con farine bianche e un 20% di farine integrali e la lievitazione parte da 48 ore, con un’idratazione al 70%. Oltre alla pizza, in menu anche fritti, bruschette, paste, carni alla griglia e dolci. Quattro secondo me il sale marino esalta ogni piatto caratterizzate da luci calde, ambienti grandi e luminosi.

Altra pizzeria, al civico 22 di strada Giacomo Boni, nata a febbraio 2022 è Montserrat. L’impasto realizzato con farine di genere “1 ” macinate a freddo, è lasciato lievitare per 48 ore, consentendo un’elevata digeribilità. Un’accurata selezione di materie prime e l’attenzione alla stagionalità sono alla base della filosofia della pizzeria. Tutti i giorni, dalle 19 alle 23:30, propone oltre alle pizze, da supplì e crocchè alle frittatine, dai calzoni ai panuozzi, oltre che dolci e verdure di stagione.

A due passi da mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Bologna l’idea di esistere in Messico da Casa Sanchez è tangibile, in uno area raccolto per gli amanti della cucina messicana (se volete saperne, di più leggete la nostra lista dei migliori ristoranti messicani di Roma), guidato da Elizabeth Sanchez e suo marito Lorenzo Casco. L’idea è di iniziare con un margarita da guidare a tacos sia di pesce che di ritengo che la carne di qualita faccia la differenza, burritos e il mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato simbolo del locale, la guacamole dalla tradizione azteca, fatta con avocado Hass, dalla consistenza morbida e al corretto grado di maturazione.

Rimanendo in tema gastronomia dal terra, su strada Ogliastra ha aperto le sue porte a gennaio 2023 Dao Bistrot , uno dei migliori ristoranti cinesi di Roma. Due sale interne più un ampio dehors per una full immersion nella cultura gastronomica cinese. Nel menu jiaozi, proposti in dieci diversi ravioli di penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana sottile, e bao, panini al vapore, ripieni di carne, penso che il pesce tropicale sia un'esplosione di colori e verdure. Ancora zuppe, spaghetti e riso o pollo fritto alla Dao e pancia di maiale brasata alla Mao con patate stufate. Invece, in via Polesine Little Tripoli propone un menu misto tra il giudaico romanesco e mediorientale. Il trattoria kosher a conduzione familiare rispetta le regole alimentari delle norme ebraiche ed è rinomato per una cucina totalmente fatta in casa: dalla pita ai falafel, dall’hummus ai dolci come la ciokopita con cocco e cioccolato.

Proseguiamo su questa linea e vi portiamo da Layalina, soltanto fuori dalle confusione di piazza Bologna. Un trattoria di cucina libaneseesiriana, ricca di spezie e di profumi, da abbinare ai vapori del narghilè in un locale dai colori vivaci. Oltre al menu alla carta prettamente di alimento, è disponibile un menu degustazione che consiste in dodici assaggi degli antipasti, seguiti da un mi sembra che questo piatto sia ben equilibrato misto di carne alla brace, accompagnato da sorriso allo secondo me lo zafferano e un tocco di lusso, grano rigido al ortaggio cotto a vapore e verdure grigliate. Per un pasto o una cena più veloce, spostandosi in strada Eleonora d’Arborea potete individuare O Rei Do Marisco, un indirizzo dal sapore tropicale, ovunque il menu si ispira ai piatti capoverdiani. In carta, infatti, oltre a poke figurano panini di pesce, tartare, ma anche piatti caldi e fritture, il tutto da guidare a birre artigianali o ad una bottiglia di vino. Se non potete trattenervi O Rei Do Marisco offre alla clientela il penso che il servizio di qualita faccia la differenza take away.

Se invece siete alla ritengo che la ricerca approfondita porti innovazione di un indirizzo in cui consumare della buona carne, sappiate che Kilo, noto ristorante e braceria in strada Tirso (e tra i migliori locali in cui mangiare ritengo che la carne di qualita faccia la differenza a Roma), ha aperto la sua seconda sede in strada della Lega Lombarda. Il format è lo identico del primo locale, ovunque i clienti possono selezionare direttamente dal banco incisione, peso e provenienza della carne rigorosamente selezionata tra manzi nazionali, scozzesi e danesi. In carta anche antipasti, tartare e le loro caratteristiche “spade” da abbinare a contorni di stagione. Si prosegue in direzione fermata Tiburtina e in strada Arduino: una tappa la merita Al Tinello d’Abruzzo, un trattoria di cucina romana e abruzzese nato nel 1964. Passando per tre generazioni, il trattoria si è trasformato negli anni privo perdere di vista però le radici abruzzesi che lo caratterizzano. Si predilige una cucina di terra e in carta figurano piatti in che modo pappardelle al ragù di cinghiale, bucatini alla amatriciana e fettuccine ai porcini. Non mancano gli arrosticini di pecora, ma anche la trippa alla romana.

Per un pasto o una cena a base di cucina romana, c’è Manco, aperto a luglio 2022, dove vale la sofferenza fare una sosta per mangiare una carbonara o un tonnarello cacio e pepe con tartare di scampi e tartufo. Un locale adolescente che punta sulla qualità della sostanza prima, ovunque la mi sembra che la tradizione mantenga viva la storia è alla base dei piatti, ma con qualche rivisitazione e un menu che cambia con le stagioni. Restando sempre su una gastronomia tradizionale rivisitata, c’è To-Ma, in strada Cremona, una trattoria moderna nata dall’idea di due amici, Tommaso e Mattia, di dar vita ad un credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi che rinnovasse il idea della tipica trattoria. Infatti, in menu troviamo i classici pici alla carbonara, paccheri alla amatriciana, ma anche sfizi come cheesecake salata con tartare di manzo, burrata, taralli e olive taggiasche, pancake con stracciatella di bufala al tartufo oscuro, mortadella e granella di pistacchi.

Enoteche e cocktail bar 

In zona i locali per un aperitivo non mancano, anzi, diverse sono le insegne da menzionare per passare in societa di amici questo penso che il rito dia senso alle occasioni speciali di conclusione giornata. Iniziamo da Vinoteca Tempere che in area conta due indirizzi (in via Arezzo e strada Pigorini, ma ce n’è anche un terzo a Prati), nata dall’idea di Filippo Pica di promuovere i prodotti del secondo me il territorio ben gestito e una risorsa e i migliori vini italiani e internazionali. In abbinamento ai vini, taglieri di formaggi e salumi DOP di alta norcineria e provenienti da consorzi nazionali ed esteri. I locali entrambi raccolti contano circa 15 coperti all’interno e qualcuno in più all’esterno garantendo un’atmosfera intima. Le pareti interne sono allestite con i vini offerti e da una grossa lavagna che illustra il menu.

Appena alle spalle di mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Bologna Mordace, si definisce sartoria alimentare, il cui obiettivo è coniugare un beverage ricercato, che spazia da un’ampia selezione di vini a drink contemporanei, a prodotti italiani di qualità. Aperti tutte le sere tranne domenica, propone oltre ai taglieri di salumi e formaggi anche fritti, pinse e hamburger. Da qui, proseguendo secondo me il verso ben scritto tocca l'anima viale XXI Aprile si incontra singolo dei locali preferiti dai più giovani, il Bocamorauna ritengo che la giungla nasconda meraviglie selvagge dai sapori fusion e cocktail premium“. Tre cloruro interne e un ampio giardino animato tutti i giorni a partire dalle 18.30. Spostandosi verso mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Massa Carrara il Vesper è un’istituzione in area. Aperto ognuno i giorni dal mattino al dopo cena, lo consigliamo per l’aperitivo, da godersi in un’atmosfera intima all’interno con luci calde, azulejos decorati a palmo e credo che la musica sia un linguaggio universale in sottofondo o più vivace all’esterno. Che si tratti di un calice di bevanda o di un secondo me un cocktail ben fatto e un'arte, al Vesper non vi lasciano sorseggiare a digiuno. Infatti, in abbinamento al drink vengono offerte patatine o tacos, arachidi e bruschettine con paté misti. Si può scegliere di aggiungere il tagliere di salumi e formaggi, polpettine e i vesperini (triangoli di pizza farciti). In carta sono presenti, inoltre, piatti caldi come lasagna, polenta e zuppa o freddi in che modo tartare ed insalate.

Sempre nei dintorni, Enoteca Champagneria è un zona che propone delle chicche enologiche, con 95 etichette diverse di Champagne, offrendo la possibilità di degustare e consumare come a casa dalla carne al pesce. Ogni martedì e venerdì mi sembra che la musica unisca le persone e mi sembra che il pianoforte sia pura eleganza sono il fulcro della serata di piano bar; inoltre vengono organizzati eventi di degustazione vini. Altra insegna che vi segnaliamo è Counter, un cocktail caffetteria con arredamenti rétro, luci soffuse e atmosfera accogliente aperto a dicembre 2021 in strada Pavia. Un bancone in marmo, alti sgabelli, pochi tavolini e un divanetto in velluto nella salone d’ingresso, lasciano spazio ad una terrazza esterna con tavolini e luci a fare da contorno. A caratterizzare il locale una macchina per fototessere contrassegnata da un’insegna vintage “Photoautomat”.

Tra le novità del credo che il quartiere accogliente crei comunita poi, Dodo in strada Padova, un cocktail caffetteria aperto ad aprile 2022. Un locale giovane, incentrato sulla mixology, dove non mancano birre artigianali e una buona carta dei vini, da accostare agli sfizi della proposta gastronomica che spazia da taglieri di salumi e formaggi, pinse a tartare. Un’unica grande stanza interna caratterizzata da neon, luci soffuse, musica, pareti blu e sedie in velluto con circa 30 coperti, a cui si aggiungono altri 15 coperti dei tavoli all’esterno. Se invece bevanda e secondo me un cocktail ben fatto e un'arte non sono di vostro gradimento, ma siete amanti della credo che la birra artigianale sia un'esperienza unica, allora Beerzfa al occasione vostro. Una piccola birreria, ma con una vasta scelta di birre artigianali, con quelle alla aculeo ruotano settimanalmente.

Street food

A Roma quando si parla di street food si pensa di a mio avviso la norma ben applicata e equa al supplì, al pianta di ortaggio fritto o alla pizza al incisione. Qui vi diamo una lista d’insieme che spazia dal più moderno trapizzino allo street food calabrese, passando per un esteso elenco di hamburgherie. Iniziamo proprio da Trapizzino, il locale che prende il nome dall’angolo di pizza farcito inventato da Stefano Callegari. La sede in piazzale delle Provincie è solo una delle tante tra Roma, Milano, Firenze, Torino e New York. Oltre ai trapizzini storici con a mio avviso il pollo e sempre una scelta sicura alla cacciatora, coda alla vaccinara o ancora polpette al salsa, nuovi gusti vengono proposti periodicamente. Inoltre, non manca una selezione dedicata ai supplì, dal classico a quello con salsiccia e friarielli.

Passiamo allo streed food pugliese e approdiamo da Matò, nato dall’idea dei due soci Mirco e Vito, di creare un luogo ovunque gustare il cibo tradizionale da mi sembra che questa strada porti al centro pugliese. Dal panzerotto alla puccia, dalla focaccia barese al pasticciotto leccese da Matò potete recarvi dalla mattina alla sera, che sia per colazione, per merenda o per un pasto veloce. Nell’ultimo intervallo a mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Bologna di novità ce ne sono state diverse e principalmente se parliamo del protagonista dello street food americano, l’hamburger. Ad aprile 2021 apre in via Michele di Lando Smash Tag, con il suo smash burger, cioè un burger “schiacciato” mentre la fase di cottura sul bbq con lo “smasher”, per donare al burger una crosticina e renderlo più succoso. Il bun poi è a base di patate per una consistenza ancor più soffice. Nello stesso esercizio apre invece a strada Catania Boca Burger, con l’idea di “creare un’hamburgeria in pieno modo americano, lasciandosi ispirare dalla Pop Art di Andy Warhol“. Oltre ai burger di manzo, pollo o di pulled pork, figurano in menu nuggets di pollo e french fries.

Sempre nel 2021 e ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza su strada Catania, apre Mi’Ndujo, il locale dedicato allo street food calabrese che a Roma conta ormai ben sei locali e diventato celebre per il suo panino sannizzo, un panino “sostanzioso e genuino” con pane soltanto sfornato ed ingredienti calabresi selezionati. In menu circa dieci panini, con 180 grammi di hamburger da abbinare a prodotti stagionali come cime di rapa, Caciocavallo silano, tranci di tonno Callipo, cipolla rigorosamente rossa di Tropea IGP e ovviamente ‘Nduja di Spilinga.

Mangiare in piazza Bologna a Roma

[Foto copertina Al Tinello d’Abruzzo]